Biologico, naturale e italiano Sana non conosce la crisi

Biologico, naturale e italiano Sana non conosce la crisi

Il mondo del biologico si ritrova in Fiera, a Bologna, per da domani fino all'11 settembre tra gli stand di «Sana», l'unica manifestazione italiana specializzata nel bio e naturale. L'obiettivo, in particolare per i produttori italiani che sono tra i più numerosi, è quello di qualificare e rafforzare il posizionamento internazionale di «Sana» e preparare il terreno alla proposizione dei temi dell'agricoltura biologica all'Expo 2015 di Milano, che appunto si chiamerà «Nutrire il pianeta». Per questa edizione arriveranno cinque delegazioni qualificate di responsabili acquisti provenienti da Brasile, Cina, Russia, Canada e Usa. Una conferma che il «bio» made in Italy tira - nonostante la crisi economica - sia nel nostro Paese sia a livello globale.
Il mondo dell'alimentazione biologica certificata, dell'erboristeria, della cosmesi naturale e biologica si dà così appuntamento nei prossimi giorni a «Sana», ventiquattresimo Salone internazionale del biologico e del naturale. La manifestazione, organizzata da BolognaFiere nel quartiere fieristico di Bologna, in collaborazione con Federbio e il patrocinio e il supporto di tre ministeri (Politiche agricole, Sviluppo economico, Ambiente) e di Ifoam (International federation of organic agriculture moviments) aprirà i battenti domani e li chiuderà martedì 11 settembre. Imprenditori, operatori di canale, esperti del settore e consumatori avranno quattro giorni a disposizione per toccare con mano il meglio della produzione nazionale e internazionale di prodotti bio per l'alimentazione, di rimedi fitoterapici per il benessere della persona e di cosmetici biologici e naturali, e potranno anche informarsi sugli andamenti del mercato e sulle evoluzioni del comportamenti di consumo nonché confrontarsi sul futuro di un settore che può giocare un ruolo positivo nella soluzione delle problematiche dell'economia e dell'ambiente. «L'edizione 2012 - sottolinea Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere - si presenta particolarmente ricca non solo di espositori in tutti i settori della fiera, ma anche di informazioni e contenuti culturali, a partire dalla salute fino all'alimentazione e alla food security rispetto alla sostenibilità ambientale».
Tre i settori espositivi, che occupano ben cinque padiglioni del quartiere fieristico: Alimentazione, Benessere, Altri prodotti naturali. Nel settore Alimentazione sono state ammesse solo aziende che espongono prodotti bio certificati. Tra gli stand del settore Alimentazione, peraltro, figurano anche quelli dei più importanti organismi di certificazione biologici italiani. I prodotti biologici, come dimostra i risultati di una ricerca commissionata dall'Osservatorio Sana a Nomisma convincono sempre più consumatori al punto di dimostrarsi quasi immuni alle difficoltà della crisi economica. Secondo le anticipazioni dell'indagine, condotta nel mese di giugno su un campione rappresentativo di responsabili degli acquisti alimentari delle famiglie, 7 famiglie su 10 in cui si acquistano prodotti alimentari biologici hanno mantenuto negli ultimi 12 mesi inalterata la spesa destinata a tali prodotti. Un altro quinto delle famiglie ha addirittura incrementato la spesa a fronte di solo un 8% che dichiara di averla contratta. E in futuro? Per i prossimi 12 mesi il 76% degli intervistati ha dichiarato di voler mantenere i livelli di spesa attuali, il 13% di volerla incrementare e ancora l'8% ha previsto invece una riduzione. I risultati completi della ricerca verranno presentati l'8 settembre a «Sana» nel corso di un convegno, al quale parteciperà anche il Sinab (Servizio d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica istituito dal ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali) che illustrerà i dati relativi agli operatori e alle produzioni agricole biologiche. Stando a prime anticipazioni, gli operatori del biologico in Italia sono aumentati dell'1,3% nel 2011 rispetto al 2010.
Un settore che va in controtendenza rispetto alla crisi economica, anche perché fa leva su un patrimonio culturale e ambientale connaturato all'Italia e riconosciuto anche all'estero.

Non meraviglia quindi che - grazie anche al lavoro svolto da BolognaFiere, Federbio, ministero dello Sviluppo economico tramite l'ex-Ice (Istituto commercio estero) e assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna - si sia riusciti a invitare delegazioni costituite dai buyer di molti dei più importanti operatori dei canali specializzati e della grande distribuzione di Paesi di crescente interesse per l'export come la Cina, la Russia, il Brasile, gli Stati Uniti e il Canada.

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