Mentre il cda di Bpm provava a uscire dallangolo del ring, negando «collegamenti» tra le 5 liste che sabato si sfideranno in assemblea (oltre 10mila i soci attesi), la Procura ha assestato un nuovo gancio sul discusso prestito conventendo che è già costato una sanzione della Consob, sia allex dg Fiorenzo Dalu sia a Enzo Chiesa (candidato dagli Amici al ruolo di capo azienda). I magistrati, che hanno chiesto documenti anche sulla prevista fusione di CariAlessandria nella Legnano, vogliono lelenco completo dei sottoscrittori del bond, coperto per l80% dai clienti su iniziativa della banca. Nelle stesse ore lultimo cda Bpm dellera Massimo Ponzellini ha risposto alla Consob sul rischio di un «concerto» tra le liste: si è imposta la linea del legale Paolo Bassilana secondo cui, da quanto trapela, non sono ravvisabili «collegamenti» perché la lista di Andrea Bonomi e quella di Assogestioni sono da considerarsi «di minoranza» rispetto a quelle presentate dallassociazione «Amici» e dal fronte Fabi-Fiba con Matteo Arpe. Negata, invece (per lespressa indisponibilità di alcuni azionisti) a Piero Lonardi (soci esterni) la possibilità di consultare lelenco dove sono spuntati lo stesso Arpe e Filippo Annunziata, candiato dagli Amici alla presidenza del cds. Lonardi tornerà a scrivere alla Consob, ma il corpo a corpo più duro è quello di Bonomi contro Arpe per una campagna elettorale «che ha gettato fango» anche se gli «sghei» promessi dal banchiere per laumento di capitale «non ci sono più», ha ironizzato Bonomi. Giorgio Benvenuto ha invece rinunciato alla candidatura.
Quindi le promozioni pilotate: dopo una lunga discussione sulle 7 pagine del resoconto con i vibrati interventi di Lonardi e Carlo Dellaringa, il cda ha ribadito di non essere mai stato a conoscenza del documento segreto: negli ultimi sei anni le promozioni «politiche» (cioè di dipendenti vicini agli Amici) sono 194 su 3.799. In Bpm la consuetudine di firmare accordi per le promozioni si trascinerebbe dal 2002.Bipiemme, la Procura sgambetta Chiesa Il cda alla Consob: «Le liste sono regolari»
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