Ultime triangolazioni ieri tra il presidente Massimo Ponzellini, lAssociazione degli «Amici» e i vertici sindacali Bpm sulla bozza del nuovo statuto duale. Il passaggio cruciale, prima dello show down al consiglio di martedì, è la verifica di domani con Bankitalia. Ponzellini e il direttore generale Enzo Chiesa sono attesi a Palazzo Koch dal vice dg Anna Maria Tarantola di prima mattina, in borsa avranno il nuovo statuto di Piazza Meda ulteriormente emendato. Subito dopo il documento sarà messo a disposizione dei consiglieri della Popolare, tra cui ieri si registrava un forte disappunto per il fatto di «dover decidere 150 anni di storia in 24 ore».
Larrocco è stato deciso per evitare il tam-tam sui giornali: lultima versione prevede un consiglio di gestione a 5 posti (in una fase intermedia si era ipotizzato 7) con un rappresentante «gradito» a ciascuna delle quattro maggiori sigle sindacali e Chiesa sulla poltrona di amministratore delegato; Roberto Frigerio sarebbe invece promosso direttore generale. In sostanza le sigle Bpm cercherebbero in Chiesa, considerato in quota Uilca, il «garante» della continuità della cooperativa visti i pochi poteri che saranno riservati al consiglio di sorveglianza. Questultimo avrebbe 11 consiglieri di espressione sindacale (4 Fabi, 3 Uilca, 2 Fiba, 2 Fisac) e 6 o 7 alle minoranze, ma sole competenze di controllo. Lidea sarebbe di affidarne la presidenza ad Andrea Bonomi: limprenditore milanese, dopo aver studiato per tre settimane i bilanci Bpm, sarebbe infatti disponibile ad entrare in forza nel capitale; labboccamento con gli Amici guidati da Alessandro DallAsta sarebbe nato in area Cl e ricorda la chiamata alle armi rivolto alla borghesia milanese dallex presidente Roberto Mazzotta. Tale bozza è tuttavia solo una delle cinque in circolazione, sostanzialmente derivate da quella datata 14 settembre intercettata dal Giornale. Cui si aggiunge quella che i sindacati nazionali hanno affidato in gestazione allex presidente di Assogestioni, Marcello Messori, e al giurista della Cattolica Gaetano Presti.
Bankitalia comunque, oltre a pretendere una chiara distinzione tra la sorveglianza e la gestione, vuole neutralizzare il peso esercitato dai dipendenti-soci tramite gli «Amici». Pertanto martedì o il consiglio di amministrazione di Bpm licenzia una bozza di statuto conforme a tali paletti o la situazione precipiterà: secondo più di un osservatore la Vigilanza, che punta su Matteo Arpe, potrebbe decidere di sterilizzazione i diritti di voto dei dipendenti-soci in assemblea o di avviare unulteriore verifica ispettiva sui conti dellistituto. Una preoccupazione questultima diffusa anche tra i consiglieri di espressione sindacale, dove non si escludono «defezioni» rispetto al compromesso elaborato dagli Amici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.