Politica

Black out sui dibattiti in tv, i conduttori «occupano» la Rai

Il primo a fare le spese della decisione del Cda della Rai di sospendere per la campagna elettorale i talk politici è stato Bruno Vespa. Al posto di Porta a porta ieri sera è andato in onda il film Squadra 49, un thriller con John Travolta e Joaquin Phoenix vigili del fuoco. E, sembra che ci sarà una scorpacciata per gli amanti del cinema, visto che anche stasera la terza Camera della Repubblica sarà sostituita da una commedia di Sergio Castellitto, Ricette d’amore, del 2001. Per Vespa sarà un periodo difficile: abituato a tuffarsi nell’attualità tutte le notti, dal lunedì al giovedì, faticherà a fare lo spettatore sul divano di casa.
L’altro programma che salta questa sera è Ballarò, condotto da Giovanni Floris, in onda sempre al martedì. Ma a Raitre devono avere un certo senso dell’ironia (o dello spregio) perché al posto del talk politico hanno deciso di mandare in onda un documentario della serie La grande storia dedicato alla dittatura fascista. Facile il rimando tra Mussolini e le accuse che si fanno al governo di decisioni «liberticide» contro la libertà di informazione prese appunto per la par condicio. Qualcuno si sarà accorto dello sberleffo negli alti vertici? Martedì prossimo ci sarà un altro documentario storico, magari per par condicio sulle dittature comuniste...
Altro talk che salta, quello su cui si è scatenato il massimo dell’indignazione possibile da parte della sinistra, è Annozero del tribuno Michele Santoro (che ha detto che cercherà di andare in onda lo stesso, non sa ancora dove, offerte sono arrivate dal web). Nelle ultime due settimane prima delle elezioni (28 e 29 marzo) al posto dello show che ogni settimana fa saltare i nervi agli esponenti della maggioranza ci saranno le conferenze stampa, cioè delle interviste fatte ai candidati regionali con domande e risposte contingentate. In sostanza, quello che difficilmente si sarebbe potuto realizzare in trasmissioni come Annozero, ma che sicuramente avranno una audience molto inferiore.
Infine va in vacanza L’ultima Parola, il programma di Gianluigi Paragone, giornalista vicino alla Lega, in onda in seconda serata su Raidue al venerdì. Molti spazi rimasti vuoti saranno coperti anche dalle tribune elettorali. Le puntate perse di ogni programma saranno recuperate dopo le elezioni.
Sempre restando nella tv pubblica, Lucia Annunziata, nonostante sul suo programma In mezz’ora non sia caduta la scure del Cda, ha deciso di non andare in onda, non volendo accettare la proposta di occuparsi di altri argomenti che non riguardino la politica. Idea accolta invece da Monica Setta che continuerà regolarmente le trasmissioni del Fatto del giorno (alle 14 su Raidue) avendo già da due settimane virato su argomenti come Sanremo e L’Isola dei famosi.
Passiamo alle tv private, costrette anch’esse dal regolamento dell’Autorità per le telecomunicazioni a non affrontare argomenti politici.

Ieri sera l’Infedele (su La7) non è andato in onda perché la puntata sul riciclaggio era considerata «pericolosa» per la par condicio, mentre Matrix continuerà a occuparsi di argomenti di cronaca o di spettacolo.

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