Cina vicina o Cina assassina? Per denunciare la violazione dei diritti umani nel Paese che ospiterà le prossime Olimpiadi, una sessantina di attivisti di Azione giovani ha optato per il secondo slogan, irrompendo nella cavea dellAuditorium dove stava per cominciare la «Danza del Leone», spettacolo organizzato nellambito del Festival CinaviCina. I ragazzi hanno occupato il palco, esponendo uno striscione che recitava «Cina Assassina Festival» e mostrando una ventina di foto esemplari delle violazioni dei diritti umani in Cina: esecuzioni capitali, persecuzioni e immagini dei Lao-Gai, i temibili «campi di lavoro» dove i detenuti vengono trattati in condizioni disumane.
I militanti, che hanno scandito diversi slogan («Orchestra di Shangai e danza del leone nascondono la Cina della repressione»), hanno spiegato al pubblico di famiglie che attendeva di assistere allo spettacolo il motivo del blitz. «Siamo qui per chiedere alla comunità internazionale un protocollo sui diritti umani da far firmare alle autorità cinesi come condizione per far svolgere i giochi olimpici a Pechino. In alternativa chiediamo che venga disposto lo spostamento delle olimpiadi da Pechino in altra sede», ha commentato il consigliere provinciale del Pdl e presidente di Azione giovani Roma Federico Iadicicco.
«A due mesi dalle Olimpiadi - ha proseguito - il governo cinese prosegue la sua politica del terrore. La nostra contro-mostra vuole testimoniare quello che troppo spesso la comunità internazionale finge di non vedere.
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