Gianluigi Nuzzi
In Lombardia il 70 per cento dei contratti di affitto controllati dalla Guardia di Finanza risultano irregolari. Leggasi in nero. Non vengono pagate le tasse. Non vengono versate le previste tasse del registro. Insomma, tra cavilli ed escamotage si dribbla il fisco. Il dato allarmante assume il rilievo di indicatore sociale se si guardano le cifre e i riflessi sulle mancate Entrate. Tra gennaio e giugno scorsi, infatti, le Fiamme Gialle in Lombardia hanno compiuto 204 controlli su altrettanti contratti di locazione. Di questi, ben 141 sono risultati irregolari. Con unevasione per oltre 4 milioni e 770mila euro tra imposte del registro, dirette, Iva e Irap. In particolare, tra i contratti stipulati tra privati, sono risultati decine di accordi senza alcuna registrazione, poco più della stretta di mano. Con elementi positivi di reddito non dichiarati per 3 milioni 890mila euro. Irregolarità per 51mila euro di ritenute non versate si sono riscontrate invece nei contratti depositati. Tra i lombardi cè anche chi non paga limposta del registro, visto che mancano allappello 56 mila e 763 euro. Altro fronte riguarda gli affitti che vedono tra le parti società. Anche qui Iva evasa, tra relativa, dovuta e non versata, arriva a 568 mila euro mentre lIrap supera i 255 mila euro. Certo, sui 553.082 contratti di locazione stipulati in Lombardia, il campione verificato dalla Guardia di Finanza risulta modesto. Ma è una spia che non dovrebbe passare inosservata. Infatti, il mercato delle locazioni nella nostra regione muove ogni anno tre miliardi di euro tra pigioni di privati e quelle commerciali, versate e incassate.
Ma dove si annidano i contratti in nero? Alcuni segmenti del mercato degli affitti sono evidentemente più sensibili. Si pensi ai canoni di case offerti a studenti universitari, extracomunitari senza permesso di soggiorno, o qualunque inquilino che per i motivi più diversi ha tutti gli interessi a evitare il contratto. Per questo i controlli delle Fiamme Gialle si sono rivolti soprattutto alle locazione a studenti, nei quartieri universitari delle città lombarde. Affitti brevi, temporanei, di pochi mesi allanno risultano di difficile individuazione. A meno che il proprietario non dia il bene sempre in locazione per limitati periodi di tempo. Delle 204 verifiche effettuate, infatti, solo una minima parte riguarda segnalazioni e denunce presentate al 117 e ai comandi provinciali. Un altro capitolo, infine, potrebbe riguardare le locazioni che avvengono tra cinesi. Un fenomeno in crescita visto i sempre maggiori acquisti da parte degli uomini dagli occhi a mandorla di appartamenti, negozi e laboratori in città come la stessa Milano.
Dopo questi primi e allarmanti risultati è facile prevedere che i controlli, messi in agenda dallagenzia delle Entrate e dalla Finanza, andranno a intensificarsi. Un impegno che si era intensificato dopo la rilevanza assegnata dalla Finanziaria 2005 alle misure di contrasto allevasione in questo specifico settore.
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