Blitz al Meazza con coltello e martello

Nel giorno in cui il Consiglio dei ministri vara le misure straordinarie per la sicurezza negli stadi e il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi incontra forze dell’ordine E i presidenti delle società, si può dimostrare che entrare a San Siro armati non è così difficile. Il protagonista delle domeniche di sport e di sangue, da sabato scorso diventato tabù, si può violare. Con un coltello in tasca e un martello sotto la giacca. Basta chiedere della biglietteria, in questo caso quella del Milan che domenica gioca in casa, per entrare in tutta tranquillità, senza nemmeno dover mostrare un documento. Uno steward ti indica la strada: «Biglietteria è al primo piano». Semplice. Una volta entrati nessuno controlla dove vai. Si può addirittura arrivare in curva e nascondere il coltello a portata di mano degli ultrà.
Intanto nessuno vuole vedere domenica un Milan-Livorno a porte chiuse.

«La proposta della Lega è fare entrare solo gli abbonati», ha spiegato ieri prima del vertice in prefettura l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani. Una proposta che sembra trovare d’accordo il prefetto Gian Valerio Lombardi che ha chiesto alle società l’accelerazione della messa in sicurezza dello stadio.

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