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Blitz a Padova Denunciati dagli studenti: in nero 8 alloggi su 10

L’aiuto degli studenti è stato cruciale per il giro di vite della Guardia di finanza contro gli affitti in nero agli studenti universitari di Padova. Negli ultimi sei mesi le fiamme gialle hanno analizzato diecimila casi dei 43mila studenti fuori sede che studiano nella città veneta, selezionando novecento posizioni «anomale»: a ottanta di queste è stato inviato un questionario per conoscere i particolari dei canoni di locazione e l’80 per cento è risultato irregolare.
I finanzieri hanno incrociato i dati in possesso dell’università, del Comune e dell’Usl, poi filtrati con quelli delle utenze condominiali: «Anche grazie alla grande collaborazione degli studenti per ora abbiamo recuperato 700mila euro e sequestrato cinque abitazioni del valore di un milione di euro che erano affittate a prostitute sud-americane. E siamo solo all’inizio delle nostre indagini», spiega il colonnello Ivano Maccani, del Comando provinciale della Gdf di Padova.
Tra i casi più singolari quello di fratello e sorella, l’uno imprenditore e l’altra insegnante, proprietari di trentaquattro immobili sparsi fra città e provincia affittati quasi tutti a studenti, ma evitando sempre di pagare le tasse.
Spesso il contratto d’affitto c’era, l’inquilino pagava il canone, ma i due locatori «allergici» al fisco dichiaravano solo il 10per cento dei guadagni. In quattro anni - dal 2004 al 2007 - si sono così «dimenticati» di segnalare un imponibile di 500mila euro.


In concomitanza con la partenza del nuovo anno accademico la Guardia di Finanza di Padova distribuirà a tredicimila matricole universitarie un prontuario pubblicato anche on-line con consigli utili per dribblare gli affitti in nero e provare a sconfiggere la piaga delle locazioni irregolari.

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