Bloccano strada: assolti. "Non sono pericolosi"

Per i giudici gli attivisti di Ultima generazione paralizzando via Sturzo non crearono allarme

Bloccano strada: assolti. "Non sono pericolosi"
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Hanno avuto un "contegno pacifico" e non hanno causato grossi disagi al traffico. Per questo, tra le altre motivazioni, sono stati assolti cinque giovani attivisti di Ultima generazione che il 20 febbraio 2023 hanno protestato contro il cambiamento climatico bloccando la circolazione in viale Sturzo.

Le assoluzioni sono arrivate lo scorso 17 giugno. I cinque, assistiti dagli avvocati Daniela Torro e Gilberto Pagani, erano accusati di blocco stradale. Avevano fermato il traffico sedendosi sull'asfalto con uno striscione con scritto "Non paghiamo il fossile". Sono stati assolti, a vario titolo, sia dall'accusa di blocco stradale "per particolare tenuità del fatto", sia da quella di aver violato i fogli di via "tornando senza autorizzazione nel Comune di Milano" per la manifestazione. In questo caso "perché il fatto non sussiste".

Tra i cinque imputati assolti figura Simone Ficicchia, 23 anni, per il quale nel gennaio 2023 la Sezione misure di prevenzione del Tribunale aveva respinto una richiesta di sorveglianza speciale. Sull'accusa di blocco stradale per lui il Tribunale, pur individuandolo come "promotore della manifestazione", applica la non punibilità per "particolare tenuità del fatto", anche perché "il flashmob si risolse in una breve azione dimostrativa scarsamente partecipata e il blocco stradale che ne derivò non cagionò alcuna interruzione di pubblico servizio" e i manifestanti hanno avuto un "contegno pacifico". Mentre sul foglio di via da Milano, che gli è stato notificato nel giugno 2022, il Tribunale ha effettuato un "vaglio di legittimità", accertando che il provvedimento è "carente dei requisiti di legge". La "indicazione dei reati" cui sarebbe "dedito" infatti "non appare corredata da un puntuale riscontro fattuale, risolvendosi in un'elencazione generica e non contestualizzata". Mancano inoltre riferimenti alle "ragioni che avevano reso pericolose le manifestazioni" cui ha partecipato. Anche per gli altri imputati accusati di violazione del foglio di via l'assoluzione è arrivata per motivi analoghi.

Per il giudice della Terza penale, i provvedimenti di prevenzione non contenevano elementi sufficienti per qualificare gli attivisti come persone "dedite alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica" e quindi pericolose e che creano "allarme sociale".

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