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Bloccata la sanzione: Santoro in tv Ma Masi non ci sta: "E' inaccettabile" 

Formalizzata la richiesta di arbitrato interno contro la sanzione che resta sospesa fino a che il collegio non si pronuncerà. Masi: "Andremo dal giudice ordinario perché siamo nel diritto". BLOG Di' la tua

Bloccata la sanzione: Santoro in tv 
Ma Masi non ci sta: "E' inaccettabile" 

Roma - L'arbitrato della Rai momentaneamente salva Santoro dalla sospensione. E' stata formalizzata, infatti, la richiesta di arbitrato del conduttore contro la sospensione di 10 giorni decisa dal direttore generale Mauro Masi. Di conseguenza, secondo quanto previsto dall'articolo 7 dello Statuto dei lavoratori, la sanzione disciplinare resta sospesa fino alla pronuncia da parte dell'arbitro. L'articolo prevede anche se il datore di lavoro adisce l'autorità giudiziaria, la sanzione disciplinare resta comunque sospesa fino alla definizione del giudizio. Le prossime due puntate di Annozero, che sarebbero saltate qualora la sanzione fosse stata esecutiva da lunedì 18 come previsto, potranno quindi andare in onda. Ma non è ello stesso avviso il dg di viale Mazzini. Masi, infatti, fa sapere che la Rai non intende accettare l'arbitrato. E quando gli domandano se Santoro sarà regolarmente in onda, giovedi prossimo, risponde così: "Lo vedremo".

Masi: non accettiamo l'arbitrato "Noi non accettiamo questo arbitrato. La Rai andrà dal giudice ordinario perché crediamo di essere pienamente nel diritto". Così il dg della Rai, Mauro Masi, ha annunciato, in un’intervista rilasciata a Gianluigi Paragone per la puntata di L’ultima parola, che Viale Mazzini non intende risolvere con l’arbitrato la vicenda della sanzione comminata a Santoro. Masi ha anche sottolineato che "la sospensione di dieci giorni riguarda Santoro", e non direttamente il programma. "Annozero non è mai stato in discussione. La questione Annozero - ha aggiunto - riguarda le modalità della trasmissione e il rispetto del contraddittorio e del pluralismo".

L'ipotesi Le parole di Masi aprono nuovi possibili scenari. Non è da escudere, infatti, che la trasmissione possa andare in onda condotta non da Santoro ma da qualcuno del gruppo di autori.

Caso unico al mondo "Facciamo un test - ha etto Masi a Paragone - un esempio di reality che piace tanto anche a Santoro. Immaginiamo che lunedì mattina un dipendente vada dal suo capo azienda e lo mandi a quel paese platealmente: vediamo che succede. Magari ci mandino anche i filmati su You tube". Il dg Rai ha sottolineato che "in Italia esistono regole molto precise, che nascono dallo statuto dei lavoratori e che vanno seguite".

Share altissimo Le polemiche pagano sempre. E Santoro continua a far registrare, con Annozero, record su record. Di ascolti ovviamente, oltre che di battibecchi. La puntata di ieri sera ha vinto la prima serata con 6 milioni 283mila spettatori e uno share del 23.47%. Ha battuto la concorrenza, compreso il programma dell'affiatata coppia Bonolis-Laurenti su Canale 5 con il programma Chi ha incastrato Peter Pan. Nell'anteprima della trasmissione - quello spazio in cui lancia la serata (e che nella prima puntata gli è valso la sospensione a causa del "vaffa..." indirizzato a Masi) - Santoro ha lanciato un appello ai suoi telespettatori: "Raccogliete le firme per difendermi". Poi ha aggiunto che si opporrà alla misura disciplinare scattata contro di lui. Lo farà ricorrendo all'arbitrato interno all'azienda perché, fa sapere, non ci sono i tempi tecnici per ricorrere alla giustizia ordinaria evitando, al contempo, la sospensione delle due puntate.

Le adesioni all'appello "Cari amici - scrive Santoro sul sito internet di Annozero -  vi ringrazio per le adesioni al mio appello che sono già migliaia, ma dobbiamo ottenere il massimo del risultato". Poi indica la formuletta da scrivere: "Gentile presidente Paolo Garimberti, i sottoscritti abbonati Rai chiedono di non essere puniti al posto di Santoro e che Annozero continui ad andare in onda regolarmente. Vi prego di seguire queste semplici raccomandazioni e di far girare la nostra sottoscrizione usando la rete perché è l’unica opportunità che possiamo gestire con le nostre forze".  

Bonaiuti: ho simpatia per lui, ma fa comizi "Ho simpatia per Santoro come professionista ma è innegabile che nella puntata in discussione vi sia stato un comizio concluso con un 'Va' al diavolo' rivolto al direttore generale della Rai. Questo esula dalla libertà di stampa. Santoro è stato pronto e bravo, come sempre, a incassare solidarietà". Lo ha detto a Unomattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti. "La sinistra - ha aggiunto - usa due pesi e due misure: da un lato c'è Santoro, il buono sottoposto a terribili vessazioni, dall'altro Minzolini, il cattivo al quale l'opposizione non riconosce neppure il diritto di esprimersi negli editoriali come fanno tutti i direttori".

Rizzo Nervo: sospensione sarà annullata "Il provvedimento di sospensione che ha colpito Annozero sarà annullato. Santoro farà ricorso e sono certo che vincerà". Lo dice il consigliere d’amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo a KlausCondicio. "Michele ha fatto la scelta più giusta: per rispetto degli abbonati che ogni giovedì sera scelgono Raidue, invece di rivolgersi al giudice ordinario si sottoporrà al giudizio di un collegio arbitrale interno, strada più impervia e rischiosa ma l’unica che consente la sospensione immediata della misura disciplinare".

Van Straten: un vincitore e uno sconfitto Dopo ieri sera ci sono un vincitore e uno sconfitto - commenta il conasigliere Rai Giorgio van Straten -.  Il vincitore è Michele Santoro che nonostante la pressione a cui è sottoposto da mesi e l’abnormità del provvedimento disciplinare, ha fatto una trasmissione equilibrata e interessante, aperta da un ’editorialè pacato e condivisibile". "Il vincitore è Michele Santoro perché anche in termini d’ascolto ha battuto persino Paolo Bonolis (da quanto non succedeva?) raggiungendo uno share impensabile per una trasmissione di approfondimento. Il vincitore è Michele Santoro perchè la sua scelta di accedere al collegio arbitrale permette ad ’Annozerò di andare avanti. Lo sconfitto è il professor Masi che ha cercato di alimentare un clima di scontro che portasse non alla punizione di Santoro, ma alla chiusura di un programma, e che ieri sera ha incassato l’unanimità dei commenti negativi sul suo provvedimento disciplinare, persino quello del governatore della Lombardia Formigoni.

Confalonieri: comunisti anche in casa nostra Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, non commenta la vicenda della sospensione di Santoro: "Ognuno guarda a casa sua", si è limitato a replicare Confalonieri a margine della presentazione di una iniziativa a Milano. "E poi - ha aggiunto con una battuta - dicono che anche noi abbiamo tanti comunisti a casa nostra".

Gentiloni: il problema è Masi "Sono quasi dieci anni - dice a Unomattina Paolo Gentiloni, responsabile comunicazioni del Pdche Berlusconi e i vertici Rai che a lui fanno riferimento hanno come obiettivo fondamentale la cancellazione del programma di Santoro. Il problema in Rai si chiama Masi, e non certo Santoro".

Mura: un danno di 600mila euro a puntata C'è anche chi fa i conti dicendo quanto costerà alle casse della Rai la sospensione del programma.

E' Silvana Mura, deputata dell'Idv: "Un danno che si potrebbe quantificare intorno ai 600mila euro di mancati introiti pubblicitari per le due puntate che andranno in onda".

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