Bloccato dopo una corsa di un’ora e mezza

Un giovane Rom fugge a piedi e costringe i carabinieri a un inseguimento a perdifiato

Lo hanno inseguito a piedi per un’ora e mezza, roba da Guinness dei primati, e alla fine, i carabinieri, sono stati pure aggrediti. Sono le 15 dell’altro pomeriggio, il sole spacca le pietre, la temperatura è africana, quando un equipaggio di carabinieri di Varedo intercetta una Golf: alla guida c’è un giovane con la faccia sospetta. I militari bloccano la macchina, da cui scende un ragazzo che si mette a correre come una lepre dentro il cimitero. Inizia la maratona, il fuggitivo esce dal camposanto e corre per le vie di tutto il quartiere.
Un’ora e mezza di inseguimento, poi, finalmente, alle 16.30 il balordo è bloccato. Non è ancora finita, il ragazzo, 18 anni, romeno da poco in Italia, tira fuori ancora energia e si scaglia contro i militari dell’Arma: inizia una violenta colluttazione. Alla fine i carabinieri stringono le manette ai polsi dell’esagitato e lo conducono in caserma. Poi sono costretti a farsi accompagnare al Pronto soccorso dell’ospedale di Desio, dove i medici li giudicano guaribili in una decina di giorni per contusioni varie.


Il romeno è arrestato per ricettazione, la Golf è risultata rubata qualche giorno fa a Nova Milanese. Dovrà rispondere anche di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Concluso il verbale di rito, il giovanotto è stato trasferito in carcere a Monza. Oggi, sarà processato per direttissima.

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