Teodora Poeta
da Civitanova Marche
«Ci hanno allertati alle 6.45, quasi quattro ore dopo l’incidente all’Intercity Crotone-Milano». Lo confermano, amareggiati, gli uomini della Protezione Civile. Gli stessi che, l’altra mattina, hanno soccorso gli oltre tremila passeggeri accampati nelle varie stazioni ferroviarie delle Marche. «Questa volta, però, qualcuno dovrà pagare - dicono -. Quello che è successo è di una gravità ingiustificabile». E mentre Trenitalia continua a diramare comunicati sugli sviluppi dei lavori di sistemazione delle linee ferroviarie interessate dai disagi, il ministro alle Infrastrutture, Pietro Lunardi, ha già fissato una riunione urgente per questa sera, alle 20, con il presidente delle Ferrovie, Elio Catania. Anche ieri i treni a lunga percorrenza della linea Adriatica hanno viaggiato con un ritardo da una a tre ore, mentre Intesaconsumatori ha annunciato che si aspetta che Trenitalia, «oltre alla restituzione del biglietto, indennizzi, d’ufficio, tutti gli sfortunati viaggiatori costretti al freddo, alla mercè dei ritardi e della cattiva informazione, con un bonus di 300 euro pro-capite per i disagi sopportati». Nella stazione di Civitanova Marche, l’altro giorno, tra le migliaia di persone trasferite in pullman, c’erano anche anziani diabetici rimasti senza insulina e soccorsi dal personale del 118. Tantissime, inoltre, le famiglie con bambini piccoli, che hanno dovuto resistere al freddo per ore, cercando di intrufolarsi nell’unico bar della stazione, prima dell’arrivo dei soccorsi. Al centro della polemica, insomma, sia da parte di esponenti politici, sia da parte degli stessi utenti delle Ferrovie, il ritardo con il quale si è messa in moto la macchina organizzativa.
«Probabilmente è accaduto perché non ci si è resi subito conto della gravità della situazione», replica un ispettore di polizia che, l’altra mattina, ha aiutato una giovane mamma che doveva allattare un bimbo di appena cinque mesi. È già pronta, invece, l’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio e al Ministro Lunardi del senatore della Margherita Mario Cavallaro: «Il sistema ferroviario italiano versa in uno stato di generale arretratezza e nelle Marche crea particolari difficoltà sia per la natura del territorio, sia perché la regione è una cerniera fra il Nord e il Sud del Paese». In merito alla vicenda dell’Intercity Crotone-Milano, il procuratore della Repubblica di Ancona, Vincenzo Luzi, invece, non ravvisa reati, «ma ipotizza, semmai, più una disfunzione di servizio».
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