Bloomberg: «Con tassa Obama New York in crisi come Detroit»

Non sono solo le banche ad essere in allarme per la tassa da 127 miliardi di dollari imposta da Barack Obama. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, teme infatti su New York un effetto Detroit, cioè una città devastata dalla crisi dell’auto, linfa vitale per la città. Bloomberg ha ricordato ieri che è in gran parte grazie alle tasse versate dalle grandi corporation del credito di Wall Street «che paghiamo i nostri poliziotti, i vigili del fuoco e gli altri lavoratori del comune». «E - ha aggiunto Bloomberg - se volete vedere che cosa succede ad una città con il crollo della sua industria principale, date un’occhiata a Detroit». Uno dei timori del sindaco è che l’industria finanziaria si trasferisca da New York a Londra, dove le condizioni potrebbero in futuro risultare più favorevoli.
Con la sua tassa, Obama intende recuperare gli aiuti versati alle grandi banche Usa. Ma gli istituti non ci stanno.

«Obama ha scelto l’obiettivo sbagliato», dicono, perché le perdite attese dal Tarp (il piano di aiuti da oltre 700 miliardi) derivano da «settori non bancari». L’economista capo dell’Abi Usa, James Chessen, ha ricordato che alle banche sono stati assegnati circa 225 miliardi di cui due terzi già ripagati con interessi e con dividendi superiori ai 15 miliardi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica