La gettoniera cè, non si sa mai che qualcuno ci butti qualche monetina. Castelletto non è ancora entrata in regime di Blu Area, ma già Ami, la società che gestisce laffare, evidentemente spera di raggranellare fin da subito qualche spicciolo in più. Capita infatti che da qualche giorno le «macchinette» che rilasciano il ticket per la sosta non siano più fasciate con sacchetti di plastica nera. Sopra la gettoniera cè il grande cartello che indica il posto dove gli automobilisti possono fare i biglietti e sullasfalto, a delimitare i posteggi, ci sono ben visibili le strisce blu che avvertono lautomobilista che in zona la sosta è regolamentata e a pagamento.
A dare informazioni dettagliate circa le tariffe e le disposizioni in vigore ci pensano poi i cartelli già da tempo comparsi nella altre zone della città dove è stato applicato il regime della Blu Area. Chi non sapesse che la sperimentazione a Castelletto è ancora in alto mare e che per la partenza del progetto nel quartiere non è stata neppure ancora fissata una data certa, non avrebbe dubbi. Lasciare lauto in sosta, per chi non è residente e munito di contrassegno, significa dover pagare il biglietto da esporre sotto il parabrezza. Vedendo le gettoniere libere dai sacchetti sarebbe automaticamente portato a inserire il denaro. Unica possibilità di non cadere in inganno è quella di rendersi conto in tempo che le «macchinette» sono spente. Altrimenti, una volta inserita la moneta, si perderebbe anche il diritto alla restituzione perché «la macchina non dà resto» (lo dice anche il cartello con le spiegazioni), figurarsi i soldi messi dentro in anticipo.
Il fatto è che qualcuno a Castelletto devessere già stato «fregato», visto che in alcuni «parcometri» è stato applicato un cartello artigianale, scritto a penna, proprio in prossimità della feritoria della gettoniera dove si spiega alle potenziali «vittime» che «per ora non si paga».
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