Nel 1988 un proiettile lo colpì di fronte al suo studio di registrazione nella California del Sud. In piazza era scoppiata una sparatoria, e l'ironia della sorte volle che lui fu ferito alle corde vocali, organo che per sua fortuna non è mai stato espressione del suo indiscusso talento come musicista. Larry Carlton, infatti, è tra i più apprezzati e talentuosi chitarristi e i suoi pezzi, sono rigorosamente fusion jazz, e quindi soprattutto strumentali. La fortuna nella sfortuna, si suol dire. L'artista americano questa sera salirà per la seconda e ultima sera sul palco del Blue Note milanese che registra il tutto esaurito. Carlton si presenterà in trio, e ripercorrerà tutta la sua carriera iniziata nei lontani fine anni '60. A soli 6 anni prese in mano la sua prima chitarra.
Il suo percorso musicale è variegato, ed è nel percorso solista che Coltrane diede libero sfogo a tutto il suo talento, genio che gli valse 3 Grammy Awards e ben 28 Grammy nominations: una di queste si riferisce all'ultimo disco, quel Greatest Hits Recorded - Volume One, che il chitarrista americano suonerà per intero questa sera. "Perché ho fatto un Greatest Hits? - risponde Carlton -. Per il senso di gratitudine che nutro verso i miei fedeli fans".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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