da Milano
Si stringe la presa di Unipol intorno a Banca nazionale del lavoro. La compagnia guidata da Giovanni Consorte ha annunciato ieri di aver chiesto a Bankitalia lautorizzazione a salire fino al 15% dellistituto romano. Unipol, che a oggi controlla il 9,9% del capitale di Bnl, ha anche reso noto di aver stipulato ieri contratti di opzione che potrebbero consentirle di salire fino al 14,92%.
Con tutta evidenza è la preparazione allassalto finale. A formalizzarlo dovrà essere un prossimo consiglio di amministrazione della compagnia assicurativa bolognese. Per il momento, hanno precisato i vertici del gruppo, nessuna riunione è in calendario. Secondo alcune fonti, citate dallagenzia Radiocor, lappuntamento sarebbe fissato per la settimana prossima. Risulterebbe dunque confermata lintenzione di Consorte di far scattare unOpa obbligatoria e di non ricorrere a unofferta concorrente a quella del Banco Bilbao. Per questultima i tempi scadrebbero oggi e per di più non risulta ancora presentato il documento informativo alla Banca dItalia che deve essere messo a disposizione almeno una settimana prima del lancio dellofferta volontaria.
Lipotesi più gettonata è che Unipol entri nel contropatto di sindacato guidato da Francesco Gaetano Caltagirone, provocando il superamento della soglia del 30% e determinando un intervento della Consob. Ad appoggiare la compagnia assicurativa nella scalata sarebbero lo stesso Caltagirone che, anzi potrebbe incrementare la sua quota: negli ultimi giorni i contatti tra Consorte e il costruttore romano si sarebbero fatti intensissimi. Nella partita entrerebbe anche un pool di banche: Popolare di Vicenza, Banca popolare dellEmilia Romagna e Popolare di Lodi. Pronti a vendere sarebbero invece alcuni immobiliaristi (si fa con insistenza il nome di Stefano Ricucci).
Laltro ieri al mercato dei blocchi sono passati sei «pacchetti» di titoli a prezzi superiori a quelli di mercato (2,9 euro), per un controvalore complessivo pari al 4% del capitale. La Popolare dellEmilia, subito indicata tra i potenziali acquirenti, ha però smentito di essere coinvolta nella transazione. Il valore dellOpa obbligatoria è stabilito, in base alle norme in vigore, facendo la media tra il prezzo medio ponderato del titolo negli ultimi 12 mesi e il prezzo più alto pagato da Unipol. In base alle stime degli analisti si tratterebbe di un valore tra i 2,70 e i 2,75 euro. Non a caso ieri in Borsa le quotazioni di Bnl sembravano convergere verso questo livello. Il titolo, reduce dai rialzi di giovedì, ha perso il 2,94%, chiudendo a 2,76 euro.
Per quanto riguarda Unipol da segnalare che ieri a Milano si è aperto il processo per insider trading a carico di Consorte, del vicepresidente di Unipol Ivano Sacchetti e del finanziere Chicco Gnutti.
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