Dopo lo strappo dei giorni scorsi, non ci sarà un lodo Alfano-bis. Ad assicurarlo è lo stesso ministro della Giustizia, Angelino Alfano: «Avevamo proposto una legge che prevedeva proprio questo», ha spiegato il Guardasigilli a Pietrelcina per la festa della Libertà. «Ero e sono daccordo con lex presidente Scalfaro. Ma non perseguiremo ancora una volta questa strada che è stata dichiarata, in modo sorprendente, illegittima dalla Corte costituzionale». Quanto ai rapporti tra le istituzioni, per il ministro «non ci sono conflitti». «Ma chi pensava - aggiunge - che Berlusconi subisse chissà quale scossone dalla sentenza della Consulta: avrà già avuto modo di capire che non è il caso di alimentarla». Nella maggioranza prosegue il confronto sullipotesi di riforma della Corte.
I capigruppo Pdl alla Camera e al Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, sono concordi: la Corte puntualmente smonta le decisioni del Parlamento e finisce per svolgere un ruolo politico anziché di garanzia. Ergo, andrebbe riformata. A questo proposito il vicepresidente dei deputati leghisti, Luciano Dussin, provoca: «Aboliamo del tutto questo carrozzone». Ma i «finiani» richiamano alla moderazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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