Un punto dellordine del giorno del Consiglio Comunale di Bogliasco su cui si è ampiamente discusso è stato quello riguardante la convenzione tra i Comuni di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori per la gestione in forma associata dei servizi sociali. Tramite questa modalità operativa si vuole creare una unione tra i vari Comuni che aderiscono al progetto ed i servizi sociali per migliorare le prestazioni assistenziali offerte sul territorio. Lintenzione è di congiungere idealmente e fattivamente i tre Comuni limitrofi per attuare una politica di risparmio economico.
Le polemiche più accese sono sorte dalla minoranza che si è domandata se si tratti veramente di una scelta vantaggiosa economicamente: questa auspicata unione potrebbe incrementare i costi di gestione e perciò creare una maggiore spesa nel bilancio comunale. Lobiettivo dellassociazionismo comunale è quello di ottenere una maggiore integrazione ed interazione fra i servizi offerti. Gli aspetti sociali che riguardano la gestione e lamministrazione comunale hanno delle loro specifiche peculiarità; la connessione richiesta tra i vari organi prevede che alla base ci sia una mentalità amministrativa elastica e pronta a recepire i cambiamenti dettati dai singoli bisogni.
Il sindaco di Bogliasco Luca Pastorino ritiene che «questo regolamento assecondi le decisioni e le volontà prese durante la conferenza dei sindaci. È perciò necessario e fondamentale mettere in pratica i punti su cui è articolato». Questa convenzione prevede inoltre lampliamento delle modalità e dellofferta dei servizi sociali che prima ogni Comune svolgeva in maniera autonoma; il fine è dunque creare una rete di servizi socio-assistenziali che si dirami su tutto il territorio. Bogliasco è il comune capofila incaricato al coordinamento ed al monitoraggio dello stato e dellavanzamento del progetto ed è già stato stimato un aggravio sul bilancio comunale.
La minoranza ha sollevato delle perplessità sul testo del regolamento che pare essere troppo generico: da qui a un anno è possibile operare delle modifiche normative. La votazione su questa convenzione passa in consiglio. La logica è dunque dettata da una volontà di cooperazione ed integrazione; si tratta di territori simili e confinanti, ma con forme amministrative diverse fra loro. Il rischio è che in tal modo si ledano ed entrino in contrasto differenti modalità e logiche di gestione amministrativa. Un associazionismo analogo è stato previsto e votato per quanto riguarda la convenzione della polizia locale nei tre comuni.
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