Da Roma a Bogliasco, i tagli ai costi della politica fanno sempre discutere. Nel consiglio del comune rivierasco di lunedì sera, è stato infatti l'ordine del giorno titolato «taglio dei costi della politica a Bogliasco e non della democrazia» presentato dal consigliere di minoranza Fossa ad accendere il dibattito in una seduta altrimenti dai toni pacati. Nell'interrogazione/provocazione di Fossa, si proponeva al sindaco Pastorino (centrosinistra) di risparmiare attraverso la riduzione delle indennità degli amministratori comunali (consiglieri ed assessori di maggioranza e opposizione) una cifra vicina ai 30 mila euro, da devolvere poi nel settore sociale o nella scuola. «Non accetto lezioni di democrazia e ritengo questa un'interrogazione di basso profilo - ha risposto il sindaco -. I costi della politica rilevanti non sono questi ma sono quelli di Camera e Senato. Resto comunque disponibile a collaborare per della beneficenza pagata di tasca nostra per degli obiettivi seri e condivisi».
Alla delusione di Fossa per «la mancanza di un gesto e di una proposta di beneficenza» nella riposta del sindaco, Pastorino ha replicato chiudendo la discussione: «Martedì scorso abbiamo devoluto il gettone di presenza agli alluvionati e mi ripeto nel sottolineare che sono sempre qui pronto ad ascoltare altre proposte».
Un altro punto sentito nella seduta di lunedì sera è stato quello presentato dal consigliere di minoranza Fracas sulla tutela del rischio idrogeologico di Bogliasco. «Dopo le recenti alluvioni è d'obbligo domandarsi se possiamo correre dei rischi anche noi soprattutto in relazione con la cementificazione del fondovalle - ha osservato il consigliere e ingegnere -. Colgo l'occasione per chiedere anche lo stato di pulizia dei torrenti». «I tragici e recenti avvenimenti hanno fatto prevalere l'emotività - ha replicato Pastorino -. Sulla nostra situazione idrogeologica è in atto uno studio approfondito dei tecnici della Provincia, mentre per la pulizia dei torrenti posso assicurare che viene svolta con regolarità grazie ad interventi pubblici e di volontariato». Il resto del consiglio è scivolato via senza diverbi, approvando ben otto ordini del giorno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.