Bolle e Philip Glass «battezzano» Santa Giulia

Giannino della Frattina

Le note del pianoforte di Philip Glass si arrampicano sulla facciata dell’ex Centrale elettrica di via Bonfadini ristrutturata. I murales multicolore di Sol LeWitt, il pas a deux dell’étoile della Scala Roberto Bolle accompagnato e Greta Hodgkison sulle note di Mozart. La grande scultura di Arnaldo Pomodoro. Imprenditori, politici, uomini e donne dello spettacolo e della cultura, magnati della finanza e vipperia. Mille ospiti, tra cui Vittorio Emanuele di Savoia e Marina Doria, cenano a lume di candela ospiti di Luigi Zunino, numero uno di Risanamento, per festeggiare l’apertura del cantiere di Santa Giulia. Il «nuovo centro di Milano», come lo chiama chi sull’ex area Montecity-Rogoredo ha già investito 750 milioni di euro.

Appartamenti cablati e informatizzati, uffici, centro congressi, impianti sportivi, cinema multisala, asilo nido, centro commerciale, un parco di 330mila metri quadrati, una grande avenue («Che farà impallidire via Montenapoleone») e 24mila parcheggi sotterranei. In tutto 120 ettari interamente progettati da sir Norman Foster a quattro chilometri dal Duomo e nove minuti di metrò. Fine lavori 2010, ma l’«appartamento ideale» completamente automatizzato si può già visitare.

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