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Bollette «gonfiate», famiglia perde il sonno

L’ultima volta la bolletta Enel da 54mila euro, visibilmente sbagliata, era riuscito a farsela annullare. Adesso però Mario Gibellini, che ha una casa a Serra Riccò, comincia a sentirsi un perseguitato e di notte non dorme più ha continui attacchi d’ansia. Vittima, in primo luogo, dell’indifferenza di chi, nell’ente pubblico, ha tutti i modi per verificare lo stato reale delle cose e non lo fa. «Tutto è cominciato nel novembre del 2007, quando ho deciso di passare da Enel a Enel energia - spiega il signor Gibellini - Il contatore segnava un consumo di 7572 kw. In effetti la prima fatturazione del nuovo gestore era partita con la giusta numerazione, poi il 30 maggio del 2008 mi arriva la bolletta da 54mila e 158 euro e 84 centesimi. Da farsi venire un colpo, visto che oltretutto si tratta di un contatore di un dependance della mia casa, che non usiamo mai».
In quel frangente il buon senso aiuta a dirimere la questione e a verificare che la famiglia Gibellini non può aver consumato in un bimestre quanto una discoteca di Forte dei Marmi nell’intera stagione. «Da lì in poi vanno avanti le bollette con letture stimate e quindi non reali - continua - e alla fine mi arrivano il 20 gennaio scorso altre tre bollette una dopo l’altra con solleciti di pagamento per migliaia di euro che non sono dovuti visto che si basano su letture mai effettuate, bensì consumi stimati». A fine gennaio la famiglia Gibellini torna al gestore vecchia Enel che rileva una numerazione di 10.

620 kw, quindi con un consumo di 2948 in tre anni. «Nonostante ciò mi si chiede di pagare un consumo di 26.881 kw che io non ho mai effettuato come si evince guardando il contatore. Adesso sono ai punti di citare l’Enel in tribunale per danni».

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