da Milano
«Lo tsunami-petrolio si abbatte ancora e drammaticamente sul nostro sistema energetico e sulle bollette di tutti noi consumatori». È un grido dallarme quello del presidente dellAutorità per lenergia, Alessandro Ortis, che annuncia i rincari in arrivo da luglio: nel prossimo trimestre le famiglie pagheranno il 4,3% in più per lelettricità e il 4,7% in più per il gas. Questo si tradurrà in un aggravio annuale di 68 euro, tasse incluse, 20 euro per la luce e 48 euro per il gas. Laggiornamento trimestrale, infatti, porta il prezzo del gas a 75,70 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, mentre lelettricità passa a 17,93 centesimi di euro per kilowattora. Complessivamente, quindi, una famiglia spenderà per luce e gas circa 1.544 euro nel corso dellanno (ma per i consumatori dellAdoc la stangata sarà da 250 euro).
A pesare, ovviamente, è il caro-petrolio, anche se gli aumenti delle bollette registrati nei primi 6 mesi dellanno (8% per la luce e 7% per il gas) sono stati comunque più contenuti del «balzo» del greggio nello stesso periodo, pari al 51% in dollari e al 42% in euro. Questo dipende anche, spiega lAuthority, dalla costante diminuzione delle tariffe di trasporto e distribuzione fissate dallAutorità stessa e per le sue azioni tese a limitare il peso degli «oneri di sistema» per lenergia elettrica.
Ma il problema rimane: lItalia dipende dallestero per oltre l85% del suo fabbisogno energetico, sottolinea Ortis. Inoltre, in assenza di nucleare, con uno scarso utilizzo del carbone e con un limitato contributo da rinnovabili competitive, oltre il 60% dellenergia elettrica è prodotto usando gas. «Purtroppo in queste condizioni ed in attesa che il mix di coperture nazionali diventi meno petrolio-dipendente, è frustrante constatare che vengono sommersi i primi e comunque irrinunciabili vantaggi già acquisiti con lapertura dei mercati alla concorrenza e con la riduzione delle tariffe di trasporto e distribuzione dellenergia. Senza questi primi vantaggi, peraltro migliorabili con il completamento delle liberalizzazioni lato offerta, gli aumenti sarebbero stati superiori», ha concluso Ortis. Una boccata dossigeno arriva dal «bonus sociale», con sconti fino a 120 euro sulla bolletta della luce per 5 milioni di famiglie disagiate o che hanno a carico malati in terapie «energivore».
Il bonus, basato su «un meccanismo di tutela sociale coerente con i relativi indirizzi di governo», fissato dallAutorità, verrà attivato con il quarto trimestre dellanno, ma avrà effetto retroattivo, su tutto il 2008.
Per la sua applicazione è prevista la collaborazione dei comuni, per la quale si stanno ora mettendo a punto le necessarie modalità operative.
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