Giusto due sere fa, il candidato del centrosinistra Pisapia è tornato a invocare il diritto di voto «ai tanti che sono venuti a Milano». Un chiaro riferimento agli immigrati. E una strizzata docchio a quelli che il certificato elettorale in tasca già ce lhanno. Ma chissà cosa penserebbero se spulciando nella lista dellItalia dei valori, alleata con Pisapia, trovassero il nome di Raffaella Piccinni. Lex leghista da cui persino il Carroccio ha preso le distanze per la sua linea dura contro gli zingari (ed è tutto dire, visto che il Carroccio tollerante con i rom non è mai stato). Chissà se la neo candidata dellIdv si batterà in campagna elettorale per il voto agli immigrati. Nel 2009, quando si candidò con la Lega alle provinciali, propose le carrozze del metrò per soli extracomunitari. «Ci sarebbe più sicurezza» esordì la new entry. Prevedendo le polemiche da sinistra aggiunse: «Poi arriverà Dario Franceschini con il mocassino a dire che stiamo ghettizzando». Il leader del Pd che oggi se la ritrova tra i candidati alleati, in effetti allora andò giù pesante contro la sindacalista dei taxi che è passata dalla passione per Bossi a quella per Di Pietro. E corre per far vincere un sindaco che ha grandi progetti per gli immigrati e mette tra i primi obiettivi una moschea in città. «É una proposta vergognosa e razzista, unindecenza, alimenta la xenofobia e il degrado culturale del nostro Paese» commento allora anche il capogruppo dellIdv Massimo Donadi.
Il legame con la Lega si è spezzato quando, secondo la Piccinni, è diventata troppo morbida con i rom: «Hanno perso la loro identità, vogliono regalare le case ai nomadi». La soluzione di Pisapia per i rom? «Dare una casa e una scuola a tutti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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