Il finanziere francese Vincent Bollorè ha aumentato la partecipazione in Mediobanca oltre la soglia del 5% (al 5,029%). Loperazione, datata 29 settembre ma segnalata ieri dalla Consob, era nellaria. Il patto di sindacato che governa listituto aveva infatti dato il via libera, 8 giorni prima, allarrotondamento di un ulteriore pacchetto di 8,9 milioni di azioni, pari all1% del capitale. Erano 7 anni però, dallottobre del 2003, che la partecipazione del 4,99% detenuta dalla holding Financiere De Perguet non subiva modifiche. E se a questo aggiungiamo che lo stesso finanziere nel medesimo periodo ha prima triplicato, all'1,68%, e poi arrotondato al 2,036% la quota nella società di controllo della famiglia Ligresti, la Premafin, socio storico nella merchant bank milanese, raggiungiamo un mix di elementi in grado di dar adito a svariate ipotesi.
Come tradizione infatti, ogni mossa che riguarda la galassia Mediobanca-Generali e i suoi azionisti, per quanto piccola e anticipata, viene vista come potenzialmente destabilizzante per gli equilibri di potere in essere. L'attivismo di Bollorè potrebbe sottendere una strategia volta ad avvicinare la compagnia francese Groupama (azionista anchessa in Mediobanca) a FonSai. Il mercato non sembra però sposare questa speculazione. I titoli interessati hanno chiuso tutti in ribasso, con la sola FonSai in lieve controtendenza.
Da Londra gli analisti sottolineano lottimismo legato alla prossima ristrutturazione del debito della holding del costruttore siciliano e interpretano linvestimento come un segnale di fiducia. Daltra parte lo stesso Bolloré ha definito «marginale» lo sforzo effettuato (meno di 10 milioni di euro), a fronte di partecipazioni che spaziano dalleditoria, alla pubblicità, alla carta e alle materie prime, che valgono un totale di 2,3 miliardi. Quanto allascesa in Mediobanca, laccordo non altererà «il peso» dei soci internazionali, riuniti nel gruppo C, che hanno come tetto invalicabile l11% del capitale.
Entrato in Mediobanca 7 anni fa a sostegno dellamico Antoine Bernheim alla guida delle Generali, Bolloré ha poi appoggiato lattuale vertice, ricevendo in cambio la nomina a vicepresidente. Il finanziere sè detto recentemente ottimista sugli investimenti in Italia e punta ad aumentare la quota dallo 0,2 all'1% nella compagnia assicurativa.
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