Bologna cambia padrone Menarini nuovo presidente

Un mese fa andò a vuoto la trattativa con il fondo statunitense Tag Partners, poi aveva respinto l’interesse del presidente del Livorno Aldo Spinelli, finalmente Alfredo Cazzola è riuscito a vendere. Al geometra bolognese Renzo Menarini, 73 anni, del gruppo di costruzioni Cogei, già titolare del 37% delle quote di Aktiva, la società che controlla il club rossoblù. Acquisirà il resto entro due mesi, spendendo circa 12 milioni di euro, contro i 18 mai sborsati dall’avvocato Joe Tacopina. Cazzola esce dunque da vincitore, due mesi dopo aver riportato il Bologna in serie A. L’aveva comprato nell’autunno 2005, salvandolo da nuovo fallimento, considerato il passivo della gestione Gazzoni. Dal ’92 l’imprenditore emiliano, 58 anni, aveva vinto molto con la Virtus basket, ceduta nel 2000, di recente ha lasciato pure l’organizzazione del Motorshow, il suo fiore all’occhiello. Voleva costruire il nuovo stadio nel grande parco di Romilia, l’anno scorso arrivò il no definitivo dell’amministrazione comunale, fu in quell’istante che Cazzola decise per il progressivo disimpegno.
A giugno aveva pensato di candidarsi a sindaco per il centrodestra, abbandonò l’idea dopo le polemiche sempre con Sergio Cofferati e il Pd, lasciando a Giorgio Guazzaloca. Menarini era sempre stato contrario a lasciare la società in mani straniere, alla fine ha deciso di comprare lui. «Questa è la soluzione migliore per la società - garantisce Cazzola -, con una famiglia bolognese importante, che mi aveva convinto a entrare nel calcio».

Il nuovo proprietario contraccambia i complimenti: «Cazzola è un grande presidente. Dopo il 30 settembre penserò al mio ruolo: ho due figli, Francesca e Alessandro, e lei è grande appassionata». Una donna al comando del Bologna (7 scudetti) farebbe un certo effetto. \

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