Mosca - Torna in Russia l’incubo del terrorismo islamico: un autobus di linea è esploso stamani intorno alle 8 e15 locali (le 5 e 15 italiane) nella città di Togliatti, sul Volga, circa 1.000 chilometri a est di Mosca, a causa di un ordigno artigianale della potenza di circa due chili di tritolo. Il bilancio è di otto morti, fra cui un bambino, e 56 feriti.
L’autobus in quel momento trasportava molti studenti diretti all’università: la maggior parte dei 42 ricoverati sono giovani. La procura ha aperto una inchiesta per «terrorismo, strage, detenzione illegale di esplosivi». Fonti fra gli investigatori hanno indicato come pista più probabile quella del terrorismo di matrice wahabita o comunque islamico. Togliatti, circa mezzo milione di abitanti e sede della più grande fabbrica automobilistica russa, la Avtovaz, è vicina al confine del Tatarstan e della Bashkiria, repubbliche a maggioranza musulmana dove operano sette wahabite. L’esplosione è avvenuta subito dopo una fermata, in pieno centro cittadino, fra le vie Marx e Gagarin.
Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato sul posto un suo emissario, ed è partita da Mosca anche la squadra speciale di investigazione anti-terrorismo. Non sono ancora del tutto esclusi altri possibili moventi, come la criminalità particolarmente forte in quella zona o l’approssimarsi delle elezioni politiche per il rinnovo della Duma. Ma queste ipotesi perdono peso di ora in ora.
Non è il primo attentato quest’anno in Russia contro mezzi pubblici: il 13 agosto una bomba sui binari del treno Mosca-San Pietroburgo aveva provocato il deragliamenti di alcuni vagoni e una sessantina di feriti , e il 23 ottobre scorso un pulmino per il trasporto passeggeri era esploso in Daghestan, con il bilancio di un morto e otto feriti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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