Bonanni annuncia il suo sì e mette nell’angolo la Cgil

Il leader Cisl: «Firmeremo per non perdere 20mila posti di lavoro»

da Roma

È stata, quella di ieri, la giornata delle trattative segrete, dei telefoni bollenti, delle avances e dei rifiuti. «Tutti hanno visto tutti», dice uno dei protagonisti della trattativa Alitalia. Il ministro Maurizio Sacconi ha incontrato o sentito le parti, tenendosi in stretto contatto con Palazzo Chigi. Il negoziato nelle prossime ore giunge alle strette: e il governo è pronto alla mediazione.
Ufficialmente, piloti e assistenti di volo autonomi continuano a definire «irricevibile» la bozza di contratto unico presentata loro dalla cordata acquirente. Differente la posizione di Cgil-Cisl-Uil. I confederali, pur criticando molti aspetti della proposta Cai, confermano che, a certe condizioni, l’intesa è possibile. A due giorni dall’«ora X», il fronte sindacale è dunque tutt’altro che unito.
A sparigliare le carte è stato Raffaele Bonanni: la Cisl firmerà pur di non perdere 20mila posti di lavoro. Per l’Alitalia, spiega, «siamo all’ultima chiamata, la priorità è salvare la compagnia; ma l’azienda non deve approfittare della situazione calando dall’alto un contratto che decurta i salari, legandone l’80% alla produttività: bisogna essere ragionevoli». «Bonanni ha capito che l’alternativa è il fallimento, bisogna invece cercare una soluzione che consenta ad Alitalia di ripartire», commenta il presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia. E Corrado Passera, l’ad di Intesa impegnatissimo nella partita, parla di una «attesa improntata all’ottimismo». Ieri a Roma, si sarebbe svolto un incontro fra governo ed alti esponenti dell’istituto.
L’apertura della Cisl spinge Cgil e Uil a negoziare. A certe condizioni, dice Guglielmo Epifani, l’accordo si può fare: in particolare, il segretario della Cgil chiede che resti nel perimetro aziendale la manutenzione pesante, che venga incrementata la flotta e che gli azionisti si impegnino a mentenere le loro quote per almeno cinque anni. «Siamo in un momento delicato - osserva a sua volta Luigi Angeletti, segretario della Uil - ma se c’è buona volontà bastano due giorni per l’intesa». E proprio due giorni mancano al termine di giovedì, indicato per la chiusura del negoziato sindacale. Oggi e domani saranno «giornate campali», dicono fonti di governo. Già stamattina a mezzogiorno il commissario straordinario Auguisto Fantozzi ha convocato tutti i sindacati, probabilmente per comunicare loro la disdetta degli attuali contratti Alitalia. In attesa che si formalizzi il contratto Cai.
In difficoltà sono soprattutto i piloti e gli assistenti di volo autonomi. Il contratto unico, prospettato dalla Cai, taglia loro le ali, riducendone peso e potere. «In questo modo - spiega un sindacalista - gli autonomi (Anpac, Anpav, Up, Avia e Sdl) che raccolgono la maggior parte del personale di volo, rischiano di contare meno di Cgil, Cisl e Uil».
I confederali tenteranno di convincere Rocco Sabelli a ripartire dai tre contratti separati, ma non fino a mettere a repentaglio l’intera operazione. «Per noi sono importanti i contenuti del contratto, non il contenitore», spiega il segretario della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia. «Da parte nostra - aggiunge - c’è la massima disponibilità a discutere di flessibilità, di produttività, di ore di volo, ma non possiamo accettare un taglio salariale del 40%». La Cgil lamenta una diminuzione del 50% del costo del lavoro complessivo in rapporto al fatturato. «La situazione a questo punto è tutt’altro che facile - aggiunge Caronia - anche perché bisogna ancora discutere degli esuberi, e individuare criteri oggettivi, inattaccabili, per stabilire quali dipendenti della vecchia Alitalia saranno assunti in Cai».
Stamattina sarà il ministro dell’Economia Giulio Tremonti a riferire alla Camera. A Bruxelles, sempre oggi, è in programma un incontro tecnico per esaminare il decreto che modifica la legge Marzano. Il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, invita a rispettare tutte le norme comunitarie sia sul piano industriale che sul decreto.

Entro il 3 ottobre, le autorità italiane poi dovranno rispondere alle osservazioni presentate da alcune compagnie aeree europee sul prestito-ponte di 300 milioni di euro concesso ad Alitalia.
Infine, il commissario Augusto Fantozzi ha nominato Rothschild advisor per valutare gli asset della compagnia, mentre gli industriali della Federlazio si candidano a entrare nella Cai.

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