Bondi: triste vivere in un Paese con Violante

La reazione del coordinatore di Forza Italia al capogruppo diessino che aveva detto: «Berlusconi mente e continua a mentire all’Italia»

da Roma

«È triste vivere in un Paese popolato da uomini politici come Violante». Le parole sono di Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia e arrivano dopo l’affondo del capogruppo diessino alla Camera contro il presidente del Consiglio. «È Berlusconi che ha mentito e continua a mentire al Paese»: Violante ha così commentato a Montecitorio le dichiarazioni del premier secondo cui i Ds non avrebbero detto la verità in merito alla scalata di Unipol a Bnl.
Violante ha parlato della «situazione immorale» in cui si trova il presidente del Consiglio che «quando gli abbiamo contestato di essere socio di Hopa ha detto che non era vero mentre oggi (ieri, ndr) fa sapere che entro la fine del mese Fininvest ritornerà in possesso delle azioni Olivetti, e quindi non sarà in alcun modo socio di Hopa»; il che, secondo il diessino, vuol dire che «era falso» che il premier non fosse in alcun modo coinvolto nella finanziaria di Emilio Gnutti.
Da qui le parole del capogruppo azzurro. Sostenuto nella sua reazione da Giorgio Lainati, responsabile comunicazione di Forza Italia alla Camera: «È da cinque anni che Forza Italia - dice Lainati - è fatta oggetto di pesanti insulti e aggressioni di ogni genere da parte dei Ds. Un’antologia di offese gratuite di cui è bastata solo una minima parte per dare alle stampe un illuminante libro-verità. Proprio perciò - aggiunge Lainati - i Ds, che lamentano la presa di posizione del nostro coordinatore Bondi sulle inaccettabili dichiarazioni di Violante, dovrebbero essere gli ultimi a poter parlare di civiltà dei rapporti. In tutti i casi da loro non accettiamo lezioni di alcun genere».
Pronta la controreplica della Quercia. A prendere la parola è stato Mauro Agostini, vice presidente gruppo Ds: «Quel che è davvero avvilente è che personaggi con precipue responsabilità politiche, come il coordinatore di Forza Italia, si abbandonino a ingiurie e provocazioni personali anziché misurarsi con gli argomenti e gli atti istituzionali della parte avversa».
«Risponda l’onorevole Sandro Bondi alle questioni poste dal capogruppo dei deputati Ds Luciano Violante. Dica se è vero o non è vero che il contribuente Silvio Berlusconi ha fatto ricorso ai condoni fiscali di cui il presidente del Consiglio ha dichiarato più volte, pubblicamente e solennemente, di non voler usufruire». E poi in serata è arrivata anche la nota dell’ufficio stampa del partito guidato da Piero Fassino che risponde direttamente a Bondi: «In realtà l’unica tristezza è quella delle sue parole. Infinita e sconfortante tristezza per un Paese che, malgrado Sandro Bondi, noi continuiamo a considerare civile».
Ma nei confronti di Luciano Violante è intervenuto anche Niccolo Ghedini, parlamentare di Forza Italia e avvocato difensore del presidente del Consiglio.

«L’onorevole Violante appare assai confuso in materia fiscale - sostiene Ghedini -, tale confusione deve aver colpito anche coloro che, nell’ambito della vicenda Unipol, hanno ottenuto compensi di decine di milioni di euro per asserite consulenze e per straordinarie plusvalenze e non hanno pagato neppure un centesimo di tasse. In poche parole, li hanno incassati totalmente in “nero”».

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