Bonfadini, la geometria del surrealismo

Si intitola «Mondo s(p)fogliato» e mette in mostra forme senza volume appoggiate una all’altra senza logica prospettica

Fino al 24 febbraio il Circolo della Stampa ospiterà la mostra «Mondo sf(p)ogliato» del cremonese Riccardo Bonfadini. Per questo artista trentacinquenne, figlio del noto pittore Pino Bonfadini, si tratta della prima esposizione importante, anche se ormai può dirsi un veterano della pittura, visto che il suo incontro con il mondo dell’arte è avvenuto quando era ancora giovanissimo. Le sue prime opere risalgono infatti agli anni dell’adolescenza. Dopo aver raggiunto, grazie anche all’insegnamento del padre, un buon livello pittorico figurativo, nel 2005 ha intrapreso un nuovo percorso artistico ed è approdato ad una pittura di concetto astratto-surreale, dove ogni immagine viene di colpo sintetizzata in semplici forme geometriche, “sfogliando” e “spogliando” questo ormai vecchio e logoro mondo. La mostra di corso Venezia è dedicata proprio a questa svolta decisiva: tredici dei diciassette quadri esposti sono infatti il risultato della sua nuova ricerca pittorica «Le surreali sovrapposizioni geometriche». Protagoniste di queste sue opere, tutte risalenti al 2006, sono forme senza volume che si appoggiano una sull’altra, quasi per cercare protezione, creando così spazi d’ombra senza logica prospettica. Un tocco decisamente originale è dato poi dai colori tenui.

Per sottolineare la ricerca maturata nell’ultimo anno e mezzo, che tra l’altro ricorda il percorso artistico già seguito da Bonfadini padre, nelle sale del Circolo della stampa sono esposti anche quattro quadri antecedenti alla svolta astratta, il più vecchio dei quali risale al 1987.
Mondo s(p)fogliato al Circolo della Stampa dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

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