Bono ai lavoratori Fincantieri: «Non chiudiamo, innoviamo»

Bono ai lavoratori Fincantieri: «Non chiudiamo, innoviamo»

«Abbiamo la convinzione che in futuro potranno esserci nuovi navi da costruire». Chiude così, con un messaggio di speranza, la lettera aperta che l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, rivolge agli operai di Sestri Ponente. Una lettera scritta innanzitutto per ringraziare le maestranze del loro messaggio inviato al governo che, dice il dirigente, «oltre a denotare ancora una volta il senso di responsabilità e la pragmaticità dei nostri lavoratori, mi spinge a ribadire alcuni concetti fondamentali con l’auspicio per possano servire a sgombrare il campo da equivoci e a confortare chi in questo momento teme di vedere ridimensionare la propria attività».
E Bono entra proprio nel vivo di quello che è l’argomento più delicato. Il futuro di Sestri. Un futuro che non è in discussione neppure per l’azienda, ma che non può neppure prescindere dal momento di crisi che sta colpendo in particolare la cantieristica. La stoccata a una parte delle organizzazioni sindacali (Bono non la cita, ma è chiaramente la Cgil a essere nel mirino) richiama l’esigenza di una maggiore responsabilità da parte di tutti. Sono stati organizzati incontri per trovare soluzioni condivise, fa notare l’amministratore delegato, «eppure registriamo ancora qualche distinguo, come se non fosse nell’interesse di tutti lottare per condizioni di miglior favore per quei nostri lavoratori che, più di altri, dovranno subire sacrifici».
Cosa fare allora? Bono insiste con la riconversione, con l’adeguamento del cantiere alle nuove esigenze del mercato. Non più navi «classiche», ma unità specializzate per servizi antiquinamento, smaltimento rifiuti e anche per carceri galleggianti. Una nuova offerta per incontrare nuovamente le richieste del mercato perché «se al momento gli armatori non ordinano nuove navi, non le possiamo inventare». Un progetto, spiega Bono, che ha incontrato anche il favore e la disponibilità del sindaco di Genova Marta Vincenzi. «La costruzione delle unità frutto del progetto Plasmare - garantisce Bono - sarebbe affidata al cantiere di Sestri».
Positiva la reazione a questa lettera di Bono da parte di Lorenzo Pellerano, consigliere regionale Liste Biasotti e vicepresidente della commissione d'inchiesta su Fincantieri: «È un segnale importante che ristabilisce un rapporto costruttivo tra i vertici aziendali e i lavoratori. Un buon punto di partenza in vista anche dell'avvio della commissione d'inchiesta che a breve inizierà a lavorare in Regione.

Per il superamento dell'attuale crisi, ritengo indispensabile che tutti i soggetti coinvolti, dalle parti sociali, agli enti locali fino ai rappresentanti dell'azienda, lavorino in un'unica direzione e con obiettivi comuni».

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