da Roma
Il 2007 rischia di passare alla storia come lannus horribilis della sicurezza nella capitale. I tanti casi che hanno coinvolto personaggi celebri (Tornatore, Sposini), il video-shock girato dal coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Giro sul traffico di droga notturno nel centralissimo rione Trastevere, i dati che segnalano unescalation dei reati. A fare boom soprattutto i cosiddetti «reati predatori». Nel primo semestre dellanno in corso i furti nel territorio capitolino sono aumentati del 7 per cento rispetto allo stesso periodo dellanno precedente, i furti nelle abitazioni del 15 per cento e le rapine addirittura del 30 per cento. Cifre incredibili? Fino a un certo punto, se è vero che un simile trend era già evidente negli ultimi anni. Secondo i dati, questi ufficiali, sulla «delittuosità» nel comune di Roma, i furti erano già passati, dal 2004 al 2006, da 139.252 a 167.108, quelli nelle abitazioni da 4.805 a 6.584 e le rapine da 2.946 a 3.908. E se il nuovo prefetto Carlo Mosca promette mano dura, i cittadini sono sempre più esasperati: unindagine realizzata dallOsservatorio tecnico scientifico regionale per la sicurezza e la legalità sulla percezione della sicurezza da parte dei romani rivela che questi vedono nero: il 57,4 per cento degli intervistati non si sente al sicuro. E i commercianti, strozzati anche dalle estorsioni e soprattutto dal proliferare dellabusivismo e della contraffazione, sempre più spesso ricorrono alla vigilanza privata.
E il sindaco Walter Veltroni? Messo sotto accusa da Alleanza nazionale, che parla di «quotidiano bollettino di guerra» e di una città «ben lontana da quel diritto alla sicurezza e alla qualità della vita urbana indicato come priorità dal sindaco nel Patto per la sicurezza», sembra almeno essersi arreso allevidenza: nella città dellaccoglienza a tutti i costi, sono i romeni il vero problema.
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