In rete si è scatenato il derby tra chi esalta Buen Camino, l'ultimo film di Checco Zalone, diretto da Gennaro Nunziante, uscito a Natale in più di settecento sale, e chi lo considera "scontato e a basso livello". Poco importa, perché se c'è una cosa che sa fare Zalone è richiamare, al cinema, spettatori di ogni età, ceto e credo politico. Un suo film è ormai un evento popolare, un must-see per gli italiani, se non si vuole essere tagliati fuori dall'attuale dibattito social. Infatti, il suo esordio nel giorno di Natale ha frantumato ogni record, con un incasso clamoroso di 5.614.751 euro (che diventano 5.671.922 euro includendo anche le anteprime di mezzanotte tra il 24 e il 25) e una media copia di 7.744 euro. In un solo giorno, "Nostro signore degli incassi" ha fatto la fortuna degli esercenti, con 680.535 biglietti venduti, polverizzando il precedente leader, Natale a New York, che mise nelle casse "appena" 3.045.296 euro. Insomma, se il Buen Camino si vede dal mattino, questo, per Zalone, potrebbe essere il titolo che riscriverà i record degli incassi complessivi, anche se sarà fondamentale esaminare le entrate dei prossimi giorni.
Per capire l'entità del fenomeno, nel giorno di Natale, Zalone ha introitato, da solo, il 78,8% del box office italiano. Quasi quattro spettatori su cinque sono andati a vederlo sulla fiducia, verrebbe da dire, dopo il passaggio non propriamente esaltante di Tolo Tolo. Fondamentale anche la scelta strategica di durata del film, da 90 minuti, che permette più programmazioni nell'arco dello stesso giorno e sala, al contrario, ad esempio, delle tre ore e passa di Avatar 3. Oltre a quella di aver deciso di strizzare più di un occhio alla tradizione nazionalpopolare, da cinepanettone, sacrificando la "cattiveria", ma non certo il buonismo, con battute come quella rivolta al drammaturgo impegnato palestinese che vive, con la sua ex moglie, in casa sua: "È l'unico palestinese che ha occupato un territorio. Gaza mia". Tornando al debutto, va detto che Zalone aveva saputo fare meglio, in precedenza, per ben due volte nel suo primo giorno, sia con Tolo Tolo (8.887.696 euro), sia con Quo vado? (7.360.192 euro), ma il paragone non regge perché quei film uscirono il 1° gennaio, il giorno più forte e favorevole dell'anno per il botteghino. Quanto avrebbe incassato, Buen Camino, a parità di data di uscita? Va poi ricordato che Tolo Tolo si fermò a 46.201.300 euro (a causa del Covid-19 che chiuse le sale), mentre la vera corsa di Buen Camino sembra essere quella contro Quo Vado? che di euro ne ha racimolati 65.365.676, secondo dietro a Avatar (68.675.722 euro) nella top ten italiana di tutti i tempi.
A proposito del terzo capitolo del film di Cameron, Avatar Fuoco e cenere, il 25 dicembre, si è
accontentato di 868.290 euro, portando il suo totale a 10.540.808 euro. Chissà se Cameron si sarà svegliato, ieri mattina, chiedendosi "chi ca..o è questo Checco Zalone?", come profetizzato da Zalone in conferenza stampa.