Borgoratti convince Enel a «spegnere» l’alta tensione

Una «bomba elettrica» nel cuore di un quartiere densamente popolato che sarà disinnescata e messa in sicurezza, riuscendo anche a ricavare spazi verdi per la comunità. È positiva la conclusione della vicenda relativa alla sottostazione Enel di Borgoratti dove, lungo un’ampia area a fianco del fiume Sturla, corre una linea ad alta tensione da 132 mila chilovolt. Massimo Alfieri, consigliere biasiottiano del Municipio IX Levante, ne ha ricostruito l’iter. «Da anni - racconta - i cittadini lamentano la presenza di una grande sottostazione dell’Enel nel quartiere di Borgoratti. La struttura - sostiene il consigliere - presenta rischi per l’incolumità dei residenti, c’è il pericolo di scoppi». Alfieri, nel maggio scorso, decide di avviare una petizione contro la sottostazione Enel e di chiedere l’intervento del presidente del Municipio, Carleo, Insieme ai cittadini chiede che la linea ad alta tensione sia messa in sicurezza e venga bonificata l’area circostante. La denuncia di consigliere e residenti coglie nel segno. Il municipio, sollecitato, si attiva e anche l’Enel verifica l’effettiva pericolosità e l’impatto ambientale del suo impianto che deturpa e mette in allarme un intero quartiere. Si succedono riunioni e incontri. Alla fine l’azienda elettrica accoglie le osservazioni e scrive in una comunicazione del giugno scorso: «Prendendo atto delle preoccupazioni della popolazione confermiamo la ricostruzione della sezione che verrà ricostruita all’interno di un fabbricato già presente nell’area e attualmente dismesso. L’impianto così rinnovato - precisa L’Enel - avrà ridotto impatto ambientale». Per ora la società elettrica non si impegna ad interrare la linea ad alta tensione: «In quanto sono in corso trattative per la cessione della rete» precisa. Alfieri, da parte sua, si ritiene soddisfatto e dice: «Ritengo questa vittoria importante.

L’operazione di messa in sicurezza - spiega - costerà, a detta dei responsabili Enel, tre volte in più del normale e per questo va alla società elettrica un plauso per aver saputo, in un momento di difficoltà per l’economia nazionale, tenere conto, non solo della sicurezza dei cittadini, ama anche dell’ambiente e del paesaggio urbano». In più l’area recuperata sarà adibita a verde pubblico.

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