Paolo Stefanato
da Milano
Lannuncio ufficiale sarà dato oggi, ma ieri le agenzie di stampa e le fonti francesi che hanno anticipato la notizia hanno via via abbandonato il condizionale: Maurizio Borletti, presidente e azionista della Rinascente, ha acquisito il controllo dei magazzini parigini Printemps dal gruppo Ppr di Francois-Henry Pinault. Unoperazione da 1,1 miliardi di euro, superiore di un buon 10% alle stime che erano filtrate nei giorni scorsi. La cessione, infatti, era nellaria. Il proprietario del polo del lusso infatti almeno da un anno aveva deciso di cedere i gloriosi magazzini di Parigi, il cui rendimento è intorno al 3%, quando le altre attività di distribuzione, Fnac e Conforama, rendono rispettivamente il 4 e il 7%, e le marche del polo del lusso (da Gucci a Yves Saint Laurent, da Boucheron a Sergio Rossi, da Bottega Veneta a Balenciaga) danno un ritorno superiore al 12%.
Interpellato telefonicamente, Maurizio Borletti non ha confermato la notizia. È certo, comunque, che nellacquisizione egli non sarà affiancato dalla Rinascente, di cui possiede da due anni il 4%: sarà invece sostenuto da un consorzio di banche guidato da Natexis, e nel quale avrà un ruolo di rilievo, anche come azionista, il gruppo Deutsche Bank, già oggi socio importante di Rinascente. Per Borletti, 39 anni, quinta generazione di una dinastia industriale avviata alla metà dellOttocento, su Printemps convergono due esperienze: quella nella grande distribuzione, che fa parte della storia di famiglia poiché la Rinascente è appartenuta ai Borletti dal 1917 al 1970; e quella nellindustria francese, poiché egli, solo venticinquenne, acquisì la Cristofle (posaterie di lusso), risanandola e riportandola allutile in due anni.
Situati in Boulevard Hausmann, alle spalle dellOpéra e sulla stessa direttrice dei più famosi Lafayette, i magazzini Printemps, 45mila metri quadrati, furono fondati nel 1865 - gli anni doro della Parigi del Secondo Impero, quella raffigurata nei romanzi di Emile Zola - da Jules Jaluzot; lanno scorso hanno registrato un giro d'affari di 752 milioni di euro e impiega oltre 5.200 addetti in 17 stores in Francia. Appartiene dal 1991 al gruppo Ppr (che ora dovrà rinunciare alla seconda P, che sta appunto per Printemps e che affianca il nome di Pinault).
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