La Federal Trade Commission, ovvero l’Antitrust americano, ha acceso i riflettori sui proxy advisor Iss e Glass Lewis. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal , la Ftc sta indagando per stabilire se le società abbiano violato le leggi antitrust attraverso la loro attività di orientamento dei voti degli investitori su questioni climatiche ed Esg. L’indagine è l’ultima mossa che mette pressione ai due big del settore, su cui i gestori fanno affidamento per ricerche, analisi e raccomandazioni in base alle quali esprimere il voto degli azionisti su questioni che spaziano dalla remunerazione dei dirigenti alle elezioni del consiglio di amministrazione. Iss e Glass Lewis formano di fatto un duopolio nella consulenza agli investitori istituzionali in materia di corporate governance. La loro influenza sui voti si è già ridotta e i grandi gestori patrimoniali si affrettano ad affermare di prendere autonomamente le proprie decisioni. Ma i consulenti più piccoli continuano a fare affidamento su di loro per aiutarli a districarsi tra migliaia di decisioni di voto aziendali. L’obiettivo della Ftc è verificare se siano stati adottati «metodi di concorrenza sleale» e fa seguito a un’istruttoria avviata questa primavera dalla Commissione Giustizia della Camera, guidata dai repubblicani. La Casa Bianca sta inoltre discutendo di almeno un ordine esecutivo che cercherebbe di limitare l’influenza dei proxy sui voti degli azionisti. Anche Elon Musk si è lamentato di recente definendo gli advisor di Iss dei «terroristi aziendali» perché avevano raccomandato agli investitori di Tesla di rifiutare il suo pacchetto retributivo da 1.000 miliardi di dollari (il piano di remunerazione è stato poi approvato la settimana scorsa). Alcuni enti regolatori dell'amministrazione Trump, tra cui il presidente della Securities and Exchange Commission, Paul Atkins, in passato hanno richiesto una supervisione più rigorosa dei consulenti in materia di voto.
In una lettera inviata a marzo all’Iss, i repubblicani della Camera hanno affermato che l’Iss e Glass Lewis «collaborano con gli attivisti ambientalisti per imporre obiettivi ambientali, sociali e di governance (Esg) radicali alle aziende statunitensi ». Aumenta, dunque, il pressing discutendo di possibili ordini esecutivi che blinderebbero le attività dei proxy.