
Lo stop dell’assemblea di Mediobanca all’operazione Banca Generali ha generato un balzo per tutte le società chiamate in causa.
Una reazione del mercato che lascia trasparire un certo sollievo per un tentativo di scalata evidentemente non così ben visto, a differnza di quanto sostenuto dal ceo Alberto Nagel che lo aveva congegnato.
Sul listino principale di Piazza Affari, il Ftse Mib, tra i titoli più pimpanti è figurato proprio quello di Mediobanca, che ha chiuso la seduta di ieri con un progresso del 2,5% a 21,5 euro dove si intravede l’aspettativa di un rilancio da parte di Mps.
L’istituto guidato da Luigi Lovaglio, convitato di pietra dell’assemblea di giovedì scorso avendo in atto un’offerta pubblica di scambio su Piazzetta Cuccia, ha allo stesso modo avuto una crescita del 2,1% a 8,29 euro nella prospettiva di una scalata più facile e con un volume di adesioni che potrebbe essere ben più alto della soglia minima del 35% fissata per il successo dell’operazione. Del resto, più è elevata la soglia (Lovaglio ha già detto di aspettarsi il raggiungimento del 66,7% del capitale di Mediobanca) e più sarà possibile mettere a terra sinergie fiscali, di ricavo e di costo. Proprio a questo proposito, gli analisti di Equita osservano l’importanza «di superare il 50% di adesioni». Su questo fronte (le quote conferite ieri erano al 19,42%) sarebbe funzionale un rilancio visto che l'offerta di Mps per Mediobanca «incorpora uno sconto del 2% circa (pari a circa 340 milioni)».
A gioire più di tutti per lo scampato pericolo, però, è Banca Generali, la società del risparmio gestito del gruppo Generali che era finita al centro delle mire di Me diobanca. Il gruppo guidato da Gian Maria Mossa ha messo a segno un guizzo in avanti del 3,5% a 51,3 euro rafforzatosi nel corso della giornata. La casa d’investimenti svizzera Ubs, in un report, segnala di aspettarsi che il «management di Banca Generali annunci presto la presentazione del nuovo business plan 2026-2028, inclusi maggiori dettagli sui nuovi accordi di partnership con Generali». Tramontato il progetto dell'ad di Piazzetta Cuccia di creare un big nel wealth management, l'attenzione degli investitori è tornata sul piano stand alone di Banca Generali. Sulla parità la capogruppo Generali (-0,06% a 34,5 euro).
Intanto Aurelia, Holding della famiglia Gavio, ha acquistato 50mila azioni di Mediobanca.
L’acquisto delle azioni da parte di Aurelia è avvenuto a un prezzo medio ponderato di 21,01 euro.