Piazza Affari top dal 2001. E l’oro punta quota 5mila

Gli esperti: "Ok il governo, la Borsa salirà ancora"

Piazza Affari top dal 2001. E l’oro punta quota 5mila
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Nuovo strappo al rialzo per Piazza Affari che si arrampica ai massimi dal maggio del 2001. Ieri Milano ha primeggiato insieme a Parigi tra le maggiori Borse europee chiudendo con un rally dell'1,2% sotto il traino di banche e lusso. L'indice Ftse Mib si è così spinto fino a quota 44.438 punti, sui massimi a 24 anni, ossia dai tempi che precedettero la bolla dot-com. «Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo record raggiunto dalla Borsa di Milano, è un segnale importante di fiducia dei mercati nei confronti dell'Italia e della solidità della nostra economia», ha commentato la sottosegretaria al ministero dell'Economia, Lucia Albano. Da inizio anno il listino milanese segna un rotondo +30%, viaggiando quasi a velocità doppia rispetto a Wall Street (+16% l'S&P 500 quest'anno, senza considerare l'effetto cambio) e tripla rispetto ai vicini d'oltralpe (solo +10% il Cac 40 parigino). Non appaiono più un miraggio i massimi toccati proprio all'apice della bolla internet in area 50mila punti, ossia il 12% circa sopra i livelli attuali.

«C'è spazio per salire ulteriormente spiega Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia - sotto la spinta anche dell'apprezzamento a livello internazionale del lavoro fatto dal governo Meloni, la stabilità politica abbinata a risultati in termini di contenimento del debito; tutto ciò può apportare nuovi capitali e quindi dare fiato a un'ulteriore crescita dei corsi azionari».

Oltreoceano invece ieri si è placato il rally di Wall Street con le big tech in retromarcia a causa del riaccendersi delle tensioni sulle valutazioni dei titoli legati all'intelligenza artificiale. Ad alimentare il nervosismo è stato principalmente il taglio delle stime di CoreWeave (-14%), stretto partner di Nvidia e che annovera tra i suoi clienti OpenAI e Microsoft. In deciso calo anche la stessa Nvidia a seguito della cessione da parte di SoftBank dell'intera partecipazione nel colosso dei chip IA per 5,8 miliardi di dollari.

Intanto, prosegue la ripresa dell'oro riportatosi in area 4.140 dollari l'oncia, sui massimi da tre settimane, gli investitori che guardano alle prossime mosse della Federal Reserve; crescono le probabilità di un nuovo taglio dei tassi di interesse a dicembre in quanto lo shutdown più lungo della storia dovrebbe aver impattato non poco sull'attività economica. A detta degli strategist di Jp Morgan il rally del metallo giallo potrebbe proseguire nei prossimi mesi arrivando, entro la fine 2026, a superare i 5.000 dollari l'oncia, spingendosi fino a quota 5.200-5.300, ossia il 25% circa sopra i livelli attuali sotto la spinta degli acquisti delle banche centrali.

In corsa anche l'argento tornato in area 51 dollari. Sul valutario l'euro è tornato sopra 1,16 contro il dollaro, con gli analisti che i mercati stiano sottovalutando i rischi al ribasso per il mercato del lavoro statunitense.

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