Le borse false inguaiano il notaio

Sono state le intercettazioni telefoniche a un commerciante ambulante senegalese attivo sulla piazza di Genova a portare gli investigatori della Guardia di finanza del comando provinciale del capoluogo ligure a stroncare, con 76 denunce e 120 perquisizioni, un'organizzazione radicata in Campania che produceva e commercializzava in tutta Italia e Spagna, capi d'abbigliamento e accessori con marchi contraffatti. In circa un anno di indagini, le Fiamme Gialle hanno ricostruito un giro di affari per 40 milioni di euro con circa un milione e 100 mila pezzi venduti. Nel corso delle perquisizioni sono stati posti i sigilli a sei laboratori clandestini. Sono state inoltre denunciate 46 persone per associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di marchi, mentre altre 30 per commercio e ricettazione di prodotti contraffatti. Nei laboratori sono stati trovati macchinari, di livello industriale e di buona qualità, 683 clichè per la preparazione dei capi e degli articoli di valigeria delle più note case di moda. Dell'articolata ramificazione faceva parte anche un gruppo di 12 senegalesi, in parte attivi a Genova, indicati come braccio operativo dell'organizzazione.

Nuovi risvolti penali ci potrebbero essere inoltre per i clienti del senegalese che ha dato origine all'inchiesta, tra questi anche un avvocato ed un notaio, che facevano le loro ordinazioni telefoniche all'extracomunitario con consegne a domicilio.

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