Borse, già in fumo 300 miliardi

da Milano

In sole tre sedute di Borsa, le prime del 2008, sono già andati in fumo in Europa quasi 300 miliardi. È quanto emerge calcolando la minor capitalizzazione dell’indice paneuropeo Dj Stoxx 600, in perdita del 3,466% nell’anno nuovo. Dopo l’allarme recessione lanciato dalla Casa Bianca venerdì sera, arrivato in Europa a chiusura avvenuta dei mercati, è facile immaginare che il comparto azionario per ora non fornirà grandi slanci e i risparmiatori si interrogano sul da farsi.
Nel comparto azionario il consiglio degli esperti è sempre quello di «difendere» gli investimenti privilegiando settori meno dipendenti dal ciclo economico, come sono a esempio le utility e l’energia, oppure selezionando attentamente eventuali singoli titoli sottovalutati. Le azioni potrebbero, però, perdere altro valore: nell’indebolimento in atto dell’economia americana, nota uno studio di Schroders, «sia la liquidità sia i bond si rivelano attività con performance migliori. E non importa che le azioni siano a buon mercato oppure siano care e che i tassi stiano salendo o scendendo. L’ingresso nella fase di rallentamento è comunque il segnale che è tempo di sottopesare l’asset class azioni».

Intanto, le difficoltà del mercato bancario seguite alla crisi dei mutui subprime potrebbero rendere più conveniente alle società finanziarsi con emissioni obbligazionarie, piuttosto che indebitarsi con gli istituti di credito. Questa maggior offerta di obbligazioni potrebbe creare delle buone opportunità di investimento.

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