Economia

Borse Ue in netto calo: Milano in caduta libera E l'euro torna a 1,22

Apertura con il tonfo per le Borse europee. I principali listini delle piazze finanziarie crollano fin dai primi scambi sempre sui timori di una tenuta dei conti pubblici dei Paesi dell’eurozona. In chiusura Tokyo ha segnato un -3,06%, peggior chiusura in sei mesi

Borse Ue in netto calo: 
Milano in caduta libera 
E l'euro torna a 1,22

Milano - Crisi del debito sovrano e dubbi sulla solidità della ripresa economica affossano le borse europee. Dopo il forte calo in chiusura di Wall Street e il tonfo di Tokyo, le piazze finanziarie europee hanno avvito gli scambi in forte ribasso. Gli ordini di vendita hanno colpito senza distinzioni i titoli del comparto bancario, sui timori per la crisi del debito e per il salvataggio in Spagna della cassa di risparmio Cajasur, e di quello industriale, sui dubbi della effettiva consistenza della ripresa economica e dei consumi.

L'Europa precipita Chiudono a picco le Borse europee, che ne finale risalgono un pò dai minimi di giornata. Milano è tra i peggiori e l’indice Ftse Mib cala del 3,4% a 18.382,71 punti, dopo aver perso fino al 5%. Giù del 2,54% l’indice Ftse 100 di Londra a 4.940,68 punti. Francoforte arretra del 2,34% a 5.670,04 punti e a Parigi il Cac 40 scende del 2,9% a 3.331,39 punti. Atene cala del 3,7%, Madrid del 3,05% e Lisbona del 2,75%. Wall Street non aiuta e scende intorno al 2%, per il timore del debito europeo e della crisi coreana.

Ue: "Riforme strutturali" Intanto il commissario europeo agli affari economici è tornato a spronare sulla necessità di accompagnare le manovre di aggiustamento dei conti a riforme strutturali volte a ridare slancio alle economie. Fino a quando i governi non si decideranno a metterle in campo, ha affermato, la crescita economica continuerà a ristagnare, e non supererà un 1,5 per cento in termini di Pil l’anno. Rehn chiede di intervenire sui servizi e sul mercato del lavoro, sostenendo che adeguate misure consentirebbero di creare 10 milioni di posti in Europa e di tranciare la disoccupazione al 3 per cento per l 2020

Wall Stret, male il Dow Jones A metà seduta Wall Street riduce le perdite, ma il Dow Jones resta al di sotto dei 10mila punti. Quasi nullo l’effetto del rialzo della fiducia dei consumatori, mentre pesano i timori sulla crescita globale e le tensioni tra nord e sud Corea.

Asia ai minimi da 10 anni Tornano sui livelli di agosto dell’anno scorso gli indici guida delle prinicpali Borse dell’area Asia-Pacifico con il Msci Asia Pacific Index che perde il 2,7% sulle crescenti tensioni tra le due Coree. Speeco, gruppo dell’industria militare, ha fatto un balzo del 14,9% mentre Victek ha corso in rialzo del 5,6 per cento. Scivola invece Tata Motors (il produttore di camion ha uno stabilimento in SudCorea) che ha perso il 2,5 per cento. Deboli le banche in Australia con Australia&new Zealand Banking ha lasciato il 3 per cento. Giù anche i titoli export ocn forti interessi in Europa come Canon (-2,8%) e Olympus (-2,7%).

Bhp Billiton ha perso il 3,9%, Rio Tinto il 3,7 per cento.

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