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Bossi jr: «Divisi sui parchi? No, ma niente cadreghe agli amici»

«Nessuna divisione, va bene la legge sui parchi, ma nessuna “cadrega” in più. Magari data a qualche amico. Sul resto si è d’accordo». Così ieri il consigliere regionale della Lega Nord Renzo Bossi sulla situazione dei rapporti all’interno della maggioranza in Regione. Soprattutto dopo che undici franchi tiratori hanno impallinato la legge regionale sui parchi su cui già c’era l’accordo tra il governatore Roberto Formigoni e il segretario nazionale Giancarlo Giorgetti. «Lega inaffidabile», aveva tuonato il capogruppo del Pdl Paolo Valentini. Un’accusa «da rimandare al mittente» gli aveva risposto piuttosto stizzito il vicepresidente della Regione Andrea Gibelli. «La smettano - ha detto ieri al Giornale riferendosi agli alleati del Pdl - Oppure la corsa rischia di essere breve. Molto breve». Nessuno spazio al sospetto di una presunta faida interna con i varesini del «cerchio magico» all’attacco di Giorgetti e dei maroniani. «Chi di dietrologia ferisce, di dietrologia, prima o poi, perisce» taglia corto Bossi. «Non c’è nessun pericolo di divisione. Io ho le idee molto chiare: la legge sui parchi va fatta perché a livello nazionale ce lo chiedono. Quello a cui sono assolutamente contrario è la creazione di nuove “cadreghe”. La Lega su questo è sempre stata molto chiara e decisa, non esiste che si metta un nuovo rappresentante della Regione a spese dei contribuenti lombardi, perché il suo stipendio di fatto si pagherebbe con i soldi dei nostri cittadini». A maggior ragione mentre il governo sta varando una nuova manovra finanziaria. «I tagli preoccupano sempre, sarà sicuramente difficile per noi ma, dal momento che si premiano i Comuni virtuosi che non hanno sprecato i soldi ma li hanno ben usati, credo che, con qualche difficoltà, ma si andrà avanti».

E a chi parla di un intervento economico rimandato a dopo le elezioni, Bossi replica che «non è affatto rimandata, certo che si spalma sui prossimi anni. È sicuro, è già difficile farlo in tre anni, in due sarebbe impossibile, ma credo comunque che i tagli si debbano già fare adesso».

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