Roma - La bolla si è sgonfiata. "Chiedo scusa ai cittadini se si sono sentiti offesi, ma era una battuta. La cosa è stata strumentalizzata, sono stato impiccato per una frase". Il Seantùr torna sulla polemica nata dalla stoccata contro i romani. Il leader della Lega nega la possibilità che il governo cada sulla mozione di sfiducia nei suoi riguardi: "Sono sicuro di no, noi andiamo avanti". Bossi non crede nemmeno che i finiani possano convergere con l’opposizione sulla mozione di sfiducia: "Era semplicemente una battuta".
Il Pd ritira la mozione Le scuse di Umberto Bossi ai romani sono "una vittoria" della mozione di sfiducia presentata contro il ministro e per questo il documento verrà ritirato. Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini, conversando con i giornalisti. "La mozione ha ottenuto il risultato che volevamo, ci sono state le scuse formali di Bossi: una conseguenza e una vittoria della mozione di sfiducia individuale che metteva molta paura". Avverte Franceschini: "È un’iniziativa che potrà ripetersi in futuro, qualora ritenessimo che ci sono comportamenti incompatibili con la funzione di ministro della Repubblica".
Alemanno le accetta: ora venga in Campidoglio "Sono molto contento del gesto di Umberto Bossi. Per quanto mi riguarda le scuse sono accettate". Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno commenta le parole di Bossi.
"Tutte le strumentalizzazioni su questa vicenda devono terminare - aggiunge Alemanno - però vorrei che ci fosse chiarezza anche politica per il futuro in maniera tale che ci sia, come era nel patto iniziale, rispetto per Roma capitale, in sintonia col progetto del federalismo fiscale. Credo sia opportuno fare un incontro - conclude il sindaco di Roma - che a me piacerebbe avvenisse in Campidoglio, con Bossi, Calderoli e Tremonti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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