«Le botte a Riparbelli? Io mi sono solo difeso»

Parole grosse e schiaffi (ma chi ha visto dice che fossero pugni ben dati) nella sede del Pdl di viale Monza, riaprono il dibattito sulla mancata fusione tra Fi e An. Sul ring Gianni Stornaiuolo, storico militante dell’Msi, oggi in Consiglio provinciale, e l’ex assessore di Fi Doriano Riparbelli, nel listino di Formigoni alle prossime regionali. Per la cronaca sportiva, al tappeto finisce Riparbelli.
Stornaiuolo, ma allora lo dica che il suo è un vizio.
«Ecco. Lo so che adesso per cinque anni mi porterò dietro la fama di picchiatore».
Alla Festa della libertà se l’era già presa con l’assessore Paolo Del Nero. Uno mite.
«Eh no. Del Nero va bene, ma Riparbelli no. Lui è più grosso di me. Più alto e anche più pesante. Mi faceva paura».
Difficile credere che lei abbia avuto paura.
«Veniva avanti minaccioso. E io mi sono solo difeso».
Dicono che i pugni fossero ben dati.
«Sono quegli infami del consiglio comunale. Lo so chi ha fatto la spia. Ha una fidanzata qui in Provincia. Eravamo solo in quattro o cinque».
È vero che lei ha difeso Ignazio La Russa dopo una riunione infuocata?
«Non è vero. È solo una cosa tra me e Riparbelli. Lui è il capo dell’organizzazione del partito, io il suo vice».
Quindi c’è l’aggravante che lei ha menato un suo capo.
«Non l’ho menato. E poi non è il mio capo perché da mesi ho dichiarato di essere in somno».
In somno?
«Non partecipo a questa campagna elettorale. Non voglio essere coinvolto nell’incapacità di Riparbelli».
Farà male con i pugni, ma anche con le parole non fa mica il solletico.
«Lo sanno tutti che la colpa del caos nelle firme è solo di Riparbelli».
La Russa si è lamentato di una scarsa organizzazione?
«Non hanno ancora trovato il posto dove far chiudere la campagna a Formigoni. E mancano solo dieci giorni».
Non era un buon motivo per menare le mani.
«Ma se non posso discutere dentro la sede del mio partito, dove lo posso fare?».
Si può dire che la fusione non sia poi così riuscita?
«Siamo due partiti diversi con due mentalità completamente diverse.

Questo è lo scotto che dobbiamo pagare».
Racconti davvero com’è andata.
«Riparbelli era uscito dalla riunione e diceva che lui non è come Stornaiuolo che è scappato dalla compagna elettorale. Non s’è accorto che io ero lì dietro e sentivo».

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