Bovisa, agguato in pieno giorno. Spari al Suv da uno scooter in corsa

Miracolosamente illeso il "bersaglio£, un giovane incensurato poi rintracciato e interrogato dalla polizia. Caccia ai due sicari. Indagini per risalire al movente

Bovisa, agguato in pieno giorno. Spari al Suv da uno scooter in corsa
00:00 00:00

Un avvertimento? O un tentato omicidio fallito? Gli investigatori della Squadra mobile, guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia, hanno raccolto con particolare attenzione ieri pomeriggio la testimonianza di un barista del «Bar Paninoteca Blue Sky» all'angolo tra via degli Imbriani 1 e piazzale Nigra, alla Bovisa. È stato lui infatti, tra passanti e residenti, a chiamare per primo il 112 poco dopo essere stato testimone oculare di un misterioso agguato intorno alle 13.30. L'uomo infatti ha notato due sconosciuti che, mentre transitavano a bordo di uno scooter e con il volto coperto da caschi integrali, hanno rallentato proprio davanti al bar dove lui lavora in prossimità di una vettura che aveva appena parcheggiato ai margini della carreggiata poco più avanti, ma sempre da quel lato della strada, un suv di colore nero, una Audi Q3, il cui conducente, un ragazzo italiano di 23 anni, in quel momento era ancora al volante. A quel punto il passeggero dello scooter ha estratto una pistola calibro 9 e, dopo averla puntata contro l'Audi, ha sparato due rumorosissimi colpi in direzione dell'obiettivo, il guidatore della macchina appunto. Volutamente, semplicemente per la pessima mira (forse destabilizzata dallo scooter in movimento), il tentativo di colpire il conducente dell'auto è andato a vuoto: un proiettile infatti ha centrato il parabrezza in basso a destra, cioè proprio davanti al cruscotto e al volante, l'altro centralmente la portiera del guidatore, proprio nel punto dove inizia il finestrino. A quel punto i due sullo scooter sono ripartiti a tutta velocità imboccando viale Jenner.

L'uomo al volante del suv, nel tentativo di sfuggire ai colpi d'arma da fuoco, intanto aveva schiacciato l'acceleratore finendo con il muso della vettura sui binari erbosi del tram, in mezzo alla strada; lì si è fermato, è sceso e ha provato istintivamente a scappare a piedi. Resosi conto però che i sicari nel frattempo si erano dileguati, è tornato quasi subito sui suoi passi, è risalito in macchina, si è rimesso al volante e se n'è andato.

Tutto questo è accaduto davanti ad altri testimoni oltre al barista del «Blue Sky»: i molti passanti dell'orario della pausa pranzo e il titolare cinese del bar «Bollicine» di piazzale Nigra e sua moglie, una connazionale, portata anch'essa in Questura per essere sentita come testimone attendibile (come il barista della paninoteca avrebbe assistito all'intera scena dell'agguato).

Sul posto gli agenti delle «Volanti» dell'Upgsp della Questura, quindi gli investigatori della Mobile che, attraverso l'auto, sono risaliti al proprietario, il 23enne, che risulta incensurato.

Il ragazzo, con indosso una tuta grigia, una volta raggiunto dalla polizia, è tornato con gli agenti sul posto dell'agguato, quindi è stato portato in Questura per essere sentito.

Un aiuto alla ricostruzione dell'accaduto gli investigatori se lo aspettano anche dai filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica