(...) E loro spuntano invece allombra del solito cavalcavia Bacula e riaprono il camping Ghisolfa, ripulito pochi mesi fa. Venticinque uomini, venti donne (due incinte) e quindici bambini già sistemati su un terreno da cui si alza polvere nera. Ieri pomeriggio i Servizi sociali hanno provato a chiudere la partita. «Almeno per 35 di voi ci sono gli ultimi 35 posti a disposizione nei centri daccoglienza del Comune. Prendere o lasciare». Offerta rifiutata dai diretti interessati, che si sono detti in attesa di «un pullman che ci riporterà in Romania. Grazie lo stesso, noi restiamo qui». La carovana dei disperati prosegue, punta ora verso sud, in zona Missaglia. «Da giorni singrossano le baraccopoli di via Dudovich e via Selvanesco, come stanno tirando su una Chiaravalle-bis. Vedrete, qui avremo presto unaltra Bovisasca», è il pronostico scontato di Alessandro Morelli, consigliere della Lega Nord in Zona 5, che annuncia per la settimana prossima «passeggiate padane nei luoghi scelti per ospitare i grossisti cinesi e pure un inceneritore. Sarà battaglia...».
Per adesso, di scontro, basta e avanza quello aperto tra istituzioni e Curia di Milano, visto leditoriale dai toni forti apparso martedì sul sito internet della Diocesi con lavallo del Cardinale Dionigi Tettamanzi: «Limpressione è che si sia scesi abbondantemente sotto la soglia di tutela dei fondamentali diritti umani». Fonti vicine alla Prefettura informano che «lallontanamento era un atto dovuto, considerate le reiterate richieste dei tecnici di Asl e Arpa. Il terreno alla Bovisasca presenta arsenico, zinco e metalli pesanti estremamente nocivi per la salute. Proprio nellinteresse di uomini, donne e bambini accampati nellarea si è dovuto ricorrere allo sgombero». Intanto il presidente della Provincia, Filippo Penati, è «sconcertato per loperazione Bovisasca. Il Comune ripete gli stessi errori da 12 anni; ha creato il problema rom, lo risolva». Gli risponde il vicesindaco Riccardo De Corato: «Penati finge di non sapere. La Provincia era con noi al tavolo sullordine pubblico dello scorso 27 febbraio.
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