Iconsiglieri di Bipiemme chiedono al presidente Roberto Mazzotta maggiori chiarimenti sugli assetti di governance e sulla struttura interna alla superpopolare che nascerà dallunione con Bper. Le nozze appaiono vicine e Mazzotta potrebbe decidere di lanciare ulteriori segnali già allassemblea dei soci in agenda sabato, da definire resta però la partita con i potenti sindacati interni a Piazza Meda. Dove resiste una fronda trasversale che sta per terminare la raccolta di firme per il referendum sulla rinuncia allo status di cooperativa funzionale al matrimonio con Pop. Emilia. I sindacati esprimono complessivamente, attraverso lAssociazione Amici della Bipiemme, sedici dei venti consiglieri dellistituto. Da qui, forse, quellalea di nervosismo che avrebbe caratterizzato il board di ieri pomeriggio a Milano. Riunione durante la quale, complici le ricostruzioni sul cda di Bper tenutosi il giorno precedente, alcuni consiglieri avrebbero chiesto ragguagli sia sulle regole di governance del futuro aggregato sia sui rapporti azionari tra la prevista holding cooperativa e le due banche spa sottostanti. Lesito sarrebbe stata una riunione dai toni inusuali per la Popolare di Milano che aveva peraltro deliberato allunanimità la marcia di avvicinamento a Modena.
Dopo che, come rilanciato lunedì da Radiocor, le due promesse spose hanno dato mandato congiunto ai legali di stendere le regole a garanzia di un matrimonio paritetico a lungo termine, nessuna decisione sarebbe ancora stata presa. Lobiettivo di fare in fretta è tuttavia condiviso da Modena e Milano che nel frattempo ha visto la controllata Banca di Legnano chiudere il 2006 con un utile netto più che raddoppiato a 133,8 milioni (11,85% il Roe).Bper-Bipiemme e le domande dei consiglieri
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