Economia

La Bpi di Gronchi si affida a Mediobanca

Allo studio il modello Consortium per i titoli della società editoriale Esposto alla Consob sull’andamento di Bpi

Marcello Zacché

da Milano

Con molta probabilità sarà Mediobanca a gestire il collocamento del 14,9% di Rcs ancora in mano a Stefano Ricucci, ma in pegno alla Bpi. E sempre Mediobanca sarà advisor per la situazione finanziaria della stessa popolare. L’unico tassello che manca è la conferma ufficiale da parte di Piazzetta Cuccia. Ma in entrambi i casi il coinvolgimento della banca d’affari sarebbe stato votato ieri dal cda di Bpi.
Si tratta di due incarichi intrecciati, ma ben distinti. Del primo, cioè del nodo Rcs, Mediobanca sarebbe disposta a occuparsi, ma solo dopo aver concordato i termini della questione con i soci del patto di sindacato della società editrice del Corriere della Sera, del quale è essa stessa un socio. Chiaramente si tratterebbe per tutti i grandi soci di una soluzione ideale, gestita dall’advisor più istituzionale e autorevole possibile. Tanto che sull’architettura finanziaria si parla sempre più del «modello Consortium» (la creazione di un veicolo societario controllato dagli stessi soci del patto, o quasi), anche con l’obiettivo di ricostituire il flottante (oggi è ridotto a meno del 20%). Con la possibilità - ed è l’altro impegno che Mediobanca può assumere - che l’architettura sia anche funzione della stabilità futura del Corriere. Altra storia quella della consulenza per la finanza di Bpi. Un incarico che Piazzetta Cuccia ha già accettato in passato per altre situazioni societarie molto delicate, e che rientra nell’attività ordinaria.
A Lodi intanto è iniziata a tutti gli effetti la «gronchizzazione» della Bpi. Un fenomeno che prende il nome dal nuovo direttore generale Divo Gronchi, arrivato da pochi giorni. Infatti nel cda di ieri sono state prese iniziative nel campo più delicato: quello degli incarichi del dopo-Fiorani. Il board ha conferito a Gronchi tutte le deleghe operative e ha nominato Alberto Basadonna direttore finanziario e Paolo Bozzi direttore dei «controlli». Entrambi arrivano da Siena: Basadonna è il responsabile del debito nella Banca per l’impresa del gruppo Mps, mentre Bozzi è stato per 30 anni nell’ispettorato del Montepaschi. Tuti e due i dirigenti hanno lavorato con Gronchi nel suo periodo senese. Ed ora sono chiamati a rifare la squadra in quel di Lodi.
Il cda della Bpi ha infine preso atto dell'esposto presentato alla Consob sull’«andamento del titolo in Borsa il 19 ottobre 2005», quando il calo delle quotazioni della banca ha sfiorato il 20%. L'esposto mira a valutare se siano state commesse violazioni.
Il consiglio d’amministrazione ha inoltre deciso di presentare denuncia alla Procura per eventuale reato di aggiotaggio o di altro reato.

Il titolo è rimasto anche ieri sui livelli dei 6 euro, chiudendo la seduta quasi invariato.

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