Bpi va in «rosso» alla nozze con Verona

da Lodi

Nessun dividendo ordinario dalla Bpi: il bilancio 2006 si è chiuso in perdita. Mentre il Banco Popolare, nato dalla fusione con Bpvn che diventerà operativa dal primo di luglio, cerca un partner assicurativo: ieri è stato nominato l’advisor Credit Suisse. E parte anche il buy back (acquisto di azioni proprie).
Giornata dagli esiti scontati, quella del cda di ieri a Lodi. Ma si va avanti a testa alta nonostante il passato: questo è stato il motto del consiglio. E si è parlato a lungo anche dell’eventuale manovra di responsabilità nei confronti dell’ex ad Gianpiero Fiorani. È qui che più animi si sono letteralmente infiammati. Ma qualsiasi decisione, alla fine, è stata rimandata in data da destinarsi.
Diverse, invece, le certezze. Nessun dividendo ordinario, innanzitutto, perché il bilancio 2006 del gruppo Bpi si è chiuso con una perdita di 39,9 milioni per rettifiche straordinarie per 240 milioni al netto dell’effetto fiscale. Per 104 milioni in relazione a Kamps ed Harry’s. E, poi, per 25 milioni in ottica prudenziale per la svalutazione del gruppo Magiste. E, ancora, 81 milioni per la svalutazione della quota detenuta in Hopa e 14 milioni per la rettifica sull’avviamento di Area Life International Assurance. Quadro che ha incupito, tra altri, Gaetano Boffelli, rappresentante del sindacato di credito dirigenti, che ha rimarcato come il superdividendo (2,17 euro per azione, propedeutico alla fusione) mal si coniughi con l’assenza della cedola ordinaria. Il margine di interesse si è attestato a 840,1 milioni, in crescita del 10,8% rispetto ai 758,2 milioni di fine 2005.
Per Bipielle Net la situazione è ancora in forse. Ma è dallo stesso cda di ieri che potrebbe arrivare la soluzione: in relazione ai contratti firmati il 16 giugno 2006, aventi ad oggetto, rispettivamente, la cessione del 79,73% del capitale sociale di Banca Bipielle Net e del 100% del capitale sociale di Area Life Ltd, il cda ha deliberato di concedere, in seguito alla richiesta pervenuta da Sopav relativa al contratto Banca Bipielle Net, la dilazione temporale per il trasferimento delle suddette partecipazioni, al fine di attendere il rilascio dell’autorizzazione alla compravendita della partecipazione in Banca Bipielle Net, da parte di Banca d’Italia. La dilazione è subordinata all’integrazione della richiesta da parte degli acquirenti e alla modificazione di alcuni aspetti dei contratti. Insomma: la conclusione dell’affare potrebbe essere vicina.
La banca guidata da Divo Gronchi, nonostante la chiusura di bilancio sofferta per l’eredità del passato, appare attualmente forte: assolutamente in linea con la previsione formulata dal piano industriale 2006-09. E dopo le rettifiche che ieri hanno mandato in rosso il bilancio, la prospettiva per la redditività del futuro Banco Popolare resta buona, con un utile aggregato di gruppo nell’ordine del miliardo di euro.
Ora, in attesa della fusione, il Banco Popolare di Verona e Novara e la Bpi rastrelleranno le loro azioni sul mercato per i prossimi tre mesi, fino al 30 giugno, in attesa che nasca il primo di luglio il Banco Popolare. Bpvn acquisterà un massimo di 20,4 milioni di azioni proprie e 37 milioni di Bpi.

Da parte sua, l’istituto di Lodi potrà acquistare fino un massimo di 37 milioni di azioni proprie, una quota pari al 5,4% del proprio capitale. Il buy back permetterà di diminuire il numero di azioni in circolazione delle società in modo da ottimizzare la struttura del capitale del costituendo Banco Popolare.

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