Bpm punta sull’online con WeBank

Centoventimila clienti entro il 2012. Questo l’obiettivo della Banca Popolare di Milano per WeBank, la nuova banca online dell’istituto. WeBank, attiva come piattaforma online da 10 anni, ha da poco ottenuto l’ok di Bankitalia a essere banca autonoma a tutti gli effetti; può già contare su 80mila clienti, inclusi i 35mila «ereditati» da Intesa Trade (oggi WeTrade), che Bpm ha acquistato da Intesa Sanpaolo per 45 milioni.
Il piano di sviluppo di WeBank, che prevede l’incorporazione di WeTrade nel 2010, punta a raggiungere entro i prossimi tre anni masse intermediate pari a 4 miliardi con un ebit di oltre 22 milioni. Questi obiettivi sono «molto sostenibili e speriamo di superarli», ha sottolineato il direttore generale Andrea Cardamone aggiungendo che WeBank sarà una realtà «nazionale». Con WeBank, ha sottolineato il direttore generale di Bpm Fiorenzo Dalu, «nasce la sesta banca del gruppo, che si unisce alle quattro banche rete - Bpm, Banca di Legnano, Cr Alessandria e Popolare Mantova - e ad Akros». Bpm guarda a WeBank anche per conquistare nuova clientela.

La strategia, ha spiegato Dalu, «sarà quella di raggiungere delle territorialità in cui la nostra banca non può essere presente: l’online ci permette infatti di essere anche banca nazionale, andando a presidiare quei segmenti di clientela esterni al perimetro tradizionale». A oggi Bpm non ha invece allo studio alcun progetto di quotazione per la controllata.

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