Milano - Su Facebook c'è tutto. Non è una novità. Ma ogni tanto la rete supera l'immaginazione, anche quella fatta col materiale degli incubi. Frugando fra le pagine del social network si passa dalle pagine dedicate a Madre Teresa di Calcutta ai fan club di Rocco Siffredi. Molto flocklore, niente di male. Ma quando lo scherzo diventa istigazione a delinquere si scende nel penale.
Brigatisti in Rete "Resuscitiamo le Brigate rosse e ammazziamo Berlusconi", è questo il nome del delirante gruppo su Facebook. La descrizione lascia poco spazio all'interpretazione: "Ammazziamolo prima che ci faccia fuori tutti e si ritorni allo stato fascista mussoliniano". Il gruppo fa capo a un profilo (senza foto) intestato a tal Mario Guevara...
Uno scherzo di cattivo gusto? Lo scherzo, di pessimo gusto, di un cyber navigatore? Forse, ma i 462 iscritti al gruppo e i 71 post che vanno dall'apologia delle Br alle ipotesi di omicidio, rendono inquietante la pagina di Facebook.
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